Dalla settimana scorsa la
Repubblica ceca non si rifornisce più di petrolio dall'oleodotto
che parte dalla Russia ma ha 'switchato' sulla condotta della
Tal-Siot che, partendo da Trieste, pompa il petrolio in Austria,
Germania meridionale e Repubblica ceca, appunto. Lo ha detto
all'ANSA Alessio Lilli, Presidente di SIOT e General Manager del
Gruppo TAL.
Siot-Tal, Società Italiana per l'Oleodotto
Transalpino gestisce la parte italiana degli oltre 750
chilometri dell'infrastruttura energetica.
"Le raffinerie che primariamente servono i mercati del Sud
della Germania, Austria e Repubblica ceca sono collegate
esclusivamente a noi", spiega Lilli precisando che il Drushba,
'oledotto dell'amicizia', trasporta il greggio dalla Russia ai
paesi dell'ex blocco di Varsavia. Con questa scelta la Cechia è
praticamente indipendente da Mosca in quanto ad
approvvigionamento di petrolio. E' stata resa possibile grazie
al programma Tal-Plus, progetto di incremento della capacità di
trasporto che la Siot-Tal ha già realizzata per oggi l'oledotto
transalpino può pompare fino a un massimo di 7.500 m3/ora, un
deciso aumento rispetto al precedente 6.500 m3/ora. "La
geopolitica è molto complicata e critica - spiega Alessio Lilli
- Tal e Siot si sono "attrezzati rapidamente per permettere
indipendenza energetica relativa ai prodotti petroliferi della
Repubblica ceca dalle forniture che venivano dalla Russia".
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