Mercati azionari del Vecchio
continente tutti in chiaro rialzo: dopo la pausa decisa da Trump
sui dazi per smartphone e alcuni tipi di computer, nella prima
seduta della settimana la Borsa migliore in assoluto è stata di
qualche frazione quella di Borsa di Milano, con l'indice Ftse
Mib che ha concluso in crescita del 2,88% a 35.007 punti.
Molto bene anche Francoforte, che ha chiuso con un aumento
del 2,7%, seguita da Parigi in crescita del 2,6%. Forti
Amsterdam e Madrid, salite entrambe del 2,4%, con Londra che ha
concluso con un rialzo del 2,1%.
E lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni si è mosso in
ampio ribasso: il differenziale ha concluso a 116 punti base
contro i 119 dell'avvio di seduta e i 124 della conclusione di
venerdì prima dell'annuncio del miglioramento del rating
dell'Italia di S&P, con il rendimento del prodotto del Tesoro
che è in forte calo al 3,67%. In tenuta l'euro a quota 1,135
contro il dollaro.
Sul fronte dell'energia il prezzo del gas ha chiuso in chiaro
aumento sul mercato di Amsterdam: il future sul metano con
consegna a maggio ha segnato una crescita finale del 3,1% a 34,5
euro al Megawattora. Più cauto il petrolio, che ha ondeggiato
attorno ai 61 dollari al barile.
Tra i titoli principali di Piazza Affari il migliore è stato
Tim salito del 5,4% finale prima dell'annuncio ufficiale
dell'accordo con Boost BidCo, veicolo controllato dal Ministero
dell'Economia e delle Finanze e partecipato da Retelit, per
l'acquisto di Sparkle, con un enterprise value determinato in
700 milioni.
Molto bene tutto il settore finanziario, con Unipol in
aumento del 5,2%, Banco Bpm del 5,1%, Mps del 4,8% e Mediobanca
del 4,7%. Cauti Pirelli (+1,3%), Enel (+1,2%) e Snam, in rialzo
di un punto percentuale. In calo di dell'1,5% Amplifon a 17,5
euro.
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