Nel Vecchio continente la Borsa peggiore è stata comunque quella di Francoforte, che ha chiuso con un calo dell'1,7% anche sulle tensioni politiche interne, seguita da Madrid in perdita dell'1,3%. In ribasso finale dello 0,9% i listini azionari di Londra, Amsterdam e anche Parigi, che per tutta la giornata aveva provato a contenere le perdite. Spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni in leggero aumento: il differenziale ha concluso la seduta a 113 punti base contro i 111 dell'avvio, con il rendimento del prodotto del Tesoro al 3,96%, vicino ai massimi dal luglio scorso. Euro in tenuta, attorno a quota 1,084 contro il dollaro. Ancora male invece le criptovalute, con il Bitcoin in calo fino ai 78mila dollari, sui minimi da novembre. Sul fronte dell'energia prezzo del gas in aumento: sul mercato di Amsterdam il future sul metano con consegna ad aprile ha chiuso in rialzo del 3,1% a 41,2 euro al Megawattora.
Debole invece il petrolio, in calo di circa un punto percentuale cercando di tenere quota 66 dollari al barile. In Piazza Affari tra i titoli principali il più pesante è stato Buzzi, sempre molto volatile, che ha ceduto il 6,1% a 48,3 euro. Deboli in generale le banche, con Mps che ha perso il 4,5% e Unicredit il 3,3%. Piatta Tim, invece in rialzo del 3,2% Campari e del 4,6% Diasorin.
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