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>>>ANSA/'Disattesi obiettivi', istruttoria Antitrust sull'Atac

>>>ANSA/'Disattesi obiettivi', istruttoria Antitrust sull'Atac

Campidoglio, 'inchiesta paradossale, azienda in pieno recupero'

ROMA, 25 febbraio 2025, 19:54

Redazione ANSA

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(di Gabriele Santoro) Autobus che passano senza regolarità, tempi di attesa della metro troppo lunghi, pochi presidi di sicurezza, scale mobili e tapis roulant rotti e anche illuminazione carente: tra il 2021 e il 2023 Atac, l'azienda del trasporto pubblico di Roma, avrebbe "sistematicamente disatteso" i suoi obiettivi e per questo l'Antitrust ha deciso di accendere un faro. Una istruttoria sulla qualità e la quantità dei servizi erogata per "possibile pratica commerciale scorretta". In sostanza, la domanda che l'Autorità si pone è se i cittadini romani abbiano avuto dal loro trasporto pubblico quanto previsto dal Contratto di servizio e dalla Carta della qualità, in quel triennio a cavallo tra la vecchia amministrazione Raggi e quella di Roberto Gualtieri, che si è insediato a ottobre 2021.
    Ma il Campidoglio non ci sta: "È davvero paradossale - la nota che arriva in serata dall'assessore alla Mobilità Eugenio Patanè - che l'Antitrust anziché seguire il netto ed evidente miglioramento della situazione vada oggi ad aprire un'indagine su un periodo critico in cui il xoncordato preventivo e l'immobilismo delle amministrazione precedenti avevano imposto all'azienda di fermare alcuni servizi a causa dell'assenza di investimenti, manutenzioni e revisioni degli asset del trasporto pubblico".
    Sempre secondo l'Antitrust, Atac non sembrerebbe inoltre avere assunto nel periodo preso in esame "misure correttive adeguate", né avrebbe pensato a risarcire i pendolari dei potenziali disagi. L'azienda, che ieri si è vista arrivare in sede gli ispettori accompagnati dalla Finanza, si è comunque subito detta pronta a collaborare "con totale trasparenza", riconoscendo anche le criticità passate. La prima è "il prolungato deficit di investimenti delle amministrazioni precedenti". La seconda è il riferimento a "condizioni influenzate dai numerosi cantieri approntati in preparazione al Giubileo". I mille lavori pubblici in vista dell'Anno Santo, insomma, avrebbero rallentato i trasporti locali della Capitale.
    Un accenno al Giubileo che in realtà non è nuovo, dato che appare anche nel bilancio 2023 dell'Azienda - il primo in attivo dopo anni, di circa 10 milioni - lì dove si riconosce che il servizio di superficie offerto (88 milioni circa di vetture/km) è risultato inferiore rispetto a quello del precedente anno del 3,8%, una "riduzione condizionata prevalentemente dai lavori di manutenzione della rete tranviaria e filoviaria e dall'apertura, nell'ultimo quadrimestre, di numerosi cantieri relativi a lavori per il Giubileo con un forte impatto sulle condizioni di viabilità e, conseguentemente, sui tempi di percorrenza". Tra il 2022 e il 2023 si è riscontrato anche un calo di produzione chilometrica delle metro (circa 41 milioni di vetture/km, -6,9%) "imputabile prevalentemente ai lavori di manutenzione straordinaria dell'armamento della linea A, che ne ha determinato la chiusura anticipata alle 21".
    "Non si facevano manutenzioni da decenni - ha ribadito infatti in serata Patanè - non veniva sostituito l'armamento della metro da 40 anni e quello dei tram da 20; non venivano fatti investimenti per acquistare nuovi mezzi. Stesso discorso per quanto riguarda la flotta bus, quasi totalmente rinnovata con l'acquisto, che si concluderà nel 2026, di 1100 autobus nuovi e per gli impianti di traslazione: al nostro arrivo solo il 67% erano attivi e funzionanti ora siamo arrivati al 95%".
    "Ci preme sottolineare infine - conclude - che Roma Capitale ha 141 milioni di km/vettura all'anno affidati in house ad Atac, ma ha anche quasi 36 milioni di km/vettura messi a gara. Appare dunque singolare che si accenda un faro soltanto sull'attività dell'azienda in house e non sullo stato complessivo del trasporto pubblico" di Roma.
   

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