A Napoli incontro/confronto tra
Confesercenti Campania e i deputati e senatori campani appena
eletti, di tutti i partiti, di maggioranza e opposizione.
Sancito un patto per il rilancio della Campania e del Sud,
basato sulla collaborazione tra le parti in causa.
Il tema centrale è stato il futuro delle imprese e delle
attività commerciali della nostra regione.
Oltre a Vincenzo Schiavo, presidente Confesercenti Campania e
vice presidente Nazionale con delega al Mezzogiorno, e ai
presidenti e dirigenti provinciali di Confesercenti, erano
presenti all'incontro Michele Schiano di Visconti e Marco
Cerreto (Fratelli d'Italia), Luigi Nave e Michele Gubitosa
(Movimento 5 Stelle), Tullio Ferrante (Forza Italia), Gianluca
Cantalamessa (Lega), Francesco Emilio Borrelli (Misto Alleanza
Verdi), Ettore Rosato e Antonio D'Alessio (Azione Italia Viva),
Marco Sarracino, Piero De Luca e Valeria Valente (Pd).
Da un lato Confesercenti Campania ha formulato formulare alcune
proposte indispensabili, toccando vari punti, per le categorie
economiche della ristorazione, del commercio, del turismo e dei
servizi, a rischio polverizzazione per l'impossibilità di far
fronte ai pagamenti del caro energia e per altri aumenti.
Dall'altro è stato chiesto ai politici presenti un impegno
preciso e concreto, che gli intervenuti hanno assunto. I temi
affrontati hanno riguardato il rilancio dei consumi, vero punto
debole dell'economia italiana, il caro energia, punto focale per
non condannare le aziende, le tasse, nodo che pesa sul rilancio
dell'economia, il caro assicurazione, lo sfruttamento per il Sud
del PNRR e le battaglie per ridurre la burocrazia e per
combattere evasione fiscale e abusivismo, con un'attenzione
anche al tema delle autonomie regionali.
Il presidente di Confesercenti Campania (e vicepresidente
Nazionale con delega al Mezzogiorno) Vincenzo Schiavo ha
commentato con estrema positività l'esito dell'incontro. «E'
stato sancito un patto d'onore tra noi di Confesercenti Campania
e i politici intervenuti, in cui ci sarà piena sinergia e
fattiva collaborazione: noi saremo al loro fianco e in modo
trasversale, con la maggioranza e con l'opposizione, per
offrire le informazioni e le esperienze sul campo che abbiamo e
per metterli condizione di difendere la Campania, in modo che
possa essere da traino per il Mezzogiorno, hub del Mediterraneo
verso Asia e Africa, e quindi per l'Italia. Ringrazio coloro che
sono intervenuti: hanno dimostrato coraggio, sensibilità e
intelligenza ad accettare il nostro invito. Siamo felici di
poter dire che abbiamo rappresentanti in Parlamento seri e
attivi e noi di Confesercenti ne usciamo più forti dall'idea di
avere politici, di maggioranza e opposizione, che possono fare
la differenza e ridare dignità alla nostra regione, insieme alle
nostre eccellenze imprenditoriali. Il patto sancito oggi non
sarà tradito per il bene della nostra economia».
Schiavo ha poi messo in evidenza le problematiche più
stringenti. «Prima di esporci sulla Finanziaria dobbiamo avere
certezze che arrivino bonus concreti per abbattere il caro
energia che paralizza le nostre imprese. Diversamente le
aziende, che non hanno questi soldi in cassa, rischiano di
chiudere. Urgono tempi certi su tante questioni: non possiamo
aspettare tra i 3 e i 7 anni per realizzare infrastrutture,
dragare un porto o realizzare una bretella autostradale. C'è
bisogno di risposte concrete, tagliare la burocrazia, porre un
limite italiano alle assicurazioni. Non è possibile che nel
Mezzogiorno si paghi il 400% in più del Nord, c'è distanza
abissale tra Campania e Lombardia. Dobbiamo avere sostegno certo
sul turismo, che è il nostro petrolio. Chi investe nel mondo del
turismo deve avere la certezza di poter operare in un'economia
sana e con servizi efficienti da offrire ai turisti. Tutta la
nostra regione deve essere ospitale e per centrare questo
obiettivo è necessario che sia dotata di infrastrutture e
trasporti adeguati: sono garanzie che Governo e Regione devono
blindare. Il tema delle autonomie? Non siamo pronti, perchè è
una partita che va giocata solo quando le regole saranno uguali
per tutti. L'Italia - ha concluso - corre a due velocità anche
perchè da 20 anni e più al Nord arrivano molti più finanziamenti
che al Sud, dove ci sono il 10% di infrastrutture che esistono
al Settentrione».
LE PROPOSTE. Nell'incontro Schiavo ha spiegato le varie proposte
di Confesercenti Campania. In breve: 1. riportare i consumi a
livello prepandemico permette di recuperare 2,3 punti di PIL; 2.
restituire il potere d'acquisto alle famiglie, agendo sul cuneo
fiscale e prevedendo la detassazione e decontribuzione sugli
aumenti stabiliti dai rinnovi contrattuali, ma anche detassando,
anche solo per alcune fasce di reddito, la tredicesima mensilità
per dipendenti e pensionati. 3. D'accordo con la rateizzazione
per i pagamenti dei consumi energetici ma sarebbe utile
prevedere anche un contributo in conto interessi per le imprese
che chiedono un finanziamento per far fronte al caro-energia. 4.
Sulle imprese peserà in maniera consistente l'aumento dei tassi
di interesse e per questo è necessario prevedere il ripristino
delle moratorie previste dai decreti Covid. Indispensabile anche
permettere la ripatrimonializzazione dei Confidi. 5. Urgono
interventi urgenti sul caro assicurazione. 6. Abbattere la
burocrazia per le imprese del Sud. 7. Combattere l'evasione
fiscale e contributiva.
LA RELAZIONE. Nella relazione di apertura Vincenzo Schiavo ha
messo a fuoco come il turismo sia stato, appunto, uno dei
settori trainanti per la nostra economia, di fatti rappresenta
per la Campania uno dei maggiori punti di forza per il sostegno
dell'economia locale. I dati del 2022 sono entusiasmanti con
picchi anche del 90% di occupazione per le strutture ricettive.
La città trainante è Napoli che, nei weekend primaverili e
durante tutto il periodo estivo, ha superato Roma e Firenze per
occupazione media delle camere con una media del 91% e picchi
del 98%. Per queste ragioni il settore va ora sostenuto in
maniera più decisa, anche con interventi maggiori sul sistema
delle infrastrutture.
Sulle imprese, oltre al caro energia e all'aumento dei prezzi
delle materie prime, peserà l'aumento dei tassi di interesse. La
stretta monetaria inizia a mordere sulle imprese, con tassi dei
prestiti che il prossimo anno sarà più che doppio rispetto al
2022 (dall'1,5 al 3,5% in media). L'aumento dei tassi di
interesse si tradurrà inevitabilmente in nuovi oneri per molte
imprese, che potrebbero trovarsi a pagare sui prestiti esistenti
fino a 9 miliardi di euro in più nei prossimi dodici mesi. Il
credito alle imprese copre un ruolo fondamentale anche per
l'export che rappresenta da sempre uno dei punti di forza del
Made in Italy e della Campania, che nel 2022, totalizza un
+23.6% rispetto allo stesso periodo del 2021.
Per contrastare il caro energia realizzare il disaccoppiamento
fra prezzi del gas naturale e prezzi dell'elettricità,
incorporando nelle bollette il minor costo di produzione delle
fonti rinnovabili. Dare inoltre certezza all'azione di
rimodulazione delle accise e degli oneri di sistema,
programmando per tempo il ritorno alla normalità. La
rateizzazione per i pagamenti dei consumi energetici è positiva,
sarebbe utile però prevedere anche un contributo in conto
interessi per le imprese che chiedono un finanziamento per far
fronte al caro-energia.
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