"Penso non ci sia nulla di più iniquo
di questo provvedimento. Il leit motiv è proprio l'iniquità.
Dalla riduzione del numero degli scaglioni Irpef alla tendenza
alla flat tax, credo non ci sia nulla di più iniquo. Il
viceministro Leo dice che gran parte degli operatori economici e
dei tributaristi ha apprezzato questa riforma, ma noi abbiamo
ascoltato le audizioni dei vari osservatori: da Bankitalia alla
Corte dei conti fino all'Fmi, che si è scagliato proprio contro
la flat tax". Lo ha detto alla Camera, nella dichiarazione di
voto contraria alla delega fiscale, la deputata M5S Enrica
Alifano.
"Come ha detto Bankitalia, la flat tax va bene per economie
in via di sviluppo e con ridotto welfare. E allora come
bisognerà fare per mantenere la spesa sociale che ancora
abbiamo? O con maggiore tassazione, probabilmente a livello
locale, oppure con un taglio alla spesa sociale. Quindi ci
dobbiamo aspettare, ed è bene che i cittadini lo sappiano,
ulteriori tagli, per esempio alla spesa sanitaria. Dal Senato
questa delega è tornata con un'iniquità ancora maggiore. E'
stato codificato il principio dell'autonomia finanziaria di
Regioni ed enti locali. Stiamo andando verso lo spacchettamento
dell'Italia in molteplici territori. Viene stabilito il
principio della territorialità delle entrate, con il gettito che
dovrebbe rimanere nei territori dove viene prodotto e con la
potestà impositiva riconosciuta a tutti gli enti locali. Un modo
per dire: care Regioni e cari enti locali, vedetevela voi, lo
Stato non vuole più interessarsi alle vostre questioni", ha
concluso.
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