"Una valutazione nel complesso
positiva su un provvedimento che ha l'indubbio merito di
riavviare il dibattito sullo sviluppo del Mezzogiorno e definire
un quadro composito di misure per il rilancio dell'economia
meridionale facendo perno sulle aree Zes e Zls (zone logistiche
semplificate). È decisivo spendere bene i fondi, che oggi non
mancano, perché lo sviluppo del Sud è necessario per una
crescita robusta dell'Italia e per una convergenza verso
l'Europa". Così Vito Grassi, vice presidente di Confindustria e
presidente del consiglio delle rappresentanze regionali e per le
politiche di coesione territoriale intervenendo al convegno
organizzato dalla Piccola Industria di Confindustria Sicilia a
Siracusa a cura del Presidente regionale Sebastiano Bongiovanni.
"L'idea di una zona unica è positiva - ha detto in apertura - ma
va mantenuto l'ancoraggio dell'attuale strategia industriale di
sviluppo. È imprescindibile assicurare continuità agli strumenti
di incentivazione e semplificazione esistenti. Sul sistema Zes è
opportuno un coinvolgimento più attivo e stabile degli attori
economici e sociali, sia nella Cabina di regia che nella
Struttura di missione. Confindustria non farà mancare il proprio
contributo".
Il Presidente di Confindustria Sicilia, Alessandro Albanese ha
evidenziato che "la questione meridionale è una questione
culturale. Un territorio istruito è un territorio che ha margini
di crescita e il sud è strategico per la produzione
manifatturiera italiana. I numeri ci dicono che la raffinazione
per il 68% è al sud, l'automotive per il 50% è al sud , i
Veicoli leggeri 100% al sud, per il 50% le estrazioni, le
produzioni alimentari, la Produzione energetica da fonte
fossile. Dunque una Sicilia strategica per l'Italia".
L'Assessore regionale alle attività produttive Edmondo Tamajo,
in chiusura dei lavori, ha confermato che "i tempi di erogazione
dei finanziamenti da parte dell'Assessorato Regionale saranno
rapidi e certi per rispondere alle esigenze delle imprese".
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