Rafforzare le sedi Inail del
Veneto e colmare gli ampi vuoti delle piante organiche
dell'istituto nella nostra regione. È l'obiettivo
dell'interrogazione al Ministro del lavoro e delle politiche
sociali depositata al Senato dal senatore e segretario del
Partito democratico del Veneto, Andrea Martella.
"Il Veneto come sappiamo purtroppo è tra le regioni ai primi
posti per l'incidenza di infortuni sul lavoro, moltissimi
mortali" afferma Martella. "Per questo è urgente rafforzare con
personale e mezzi idonei le sedi presenti sul territorio, quando
invece si stanno indebolendo se non addirittura paventando la
chiusura".
Come denunciato più volte anche dalle organizzazioni sindacali
il sottodimensionamento degli organici del personale in
servizio presso le sedi Inail del Veneto è particolarmente
critico. "Nel veneziano - ricorda Martella -la percentuale di
vuoti di personale si aggira intorno al 40 per cento mentre
nelle province di Padova, Vicenza e Rovigo tra il 20 e il 35 per
cento. Per colmare queste carenze non sono assolutamente
sufficienti i bandi regionali in quanto vi sarebbero solo 9
unità su 139 complessive da destinare al Veneto".
Inoltre, i bassi stipendi previsti comportano come conseguenza
la rinuncia da parte di molti vincitori a trasferirsi in Veneto,
per via del 'caro affitti' e del costo della vita. "Con gli
ulteriori pensionamenti previsti la situazione del personale in
servizio presso le sedi venete rischia di peggiorare", continua
Martella "e può aggravarsi con la ventilata chiusura di alcune
sedi, tutto a discapito del contrasto agli infortuni e alla
implementazione delle politiche di sicurezza sul lavoro. Siamo
in presenza di una emergenza quotidiana che non può essere né
sottovalutata e né ricordata solo in presenza di tragedie, non
possiamo permetterci di perdere ulteriormente tempo. Occorrono
interventi mirati e urgenti". L'interrogazione chiede al
Ministro del Lavoro di sapere quali iniziative, "intenda
adottare al fine di rafforzare il personale Inail in servizio in
Veneto e di scongiurare qualsiasi ipotesi di chiusura, al
contempo avviando una fase di confronto con i sindacati e le
istituzioni competenti".
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