La Camera di commercio di Frosinone e
Latina, impegnandosi al fianco delle donne, ha ospitato presso
la sua sede il seminario "Parità di genere: perché la
certificazione?". Nel corso dell'evento, organizzato
dall'azienda speciale Informare, in collaborazione con
Italiadomani, Unioncamere e il Dipartimento per le pari
opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri, si è
parlato del sistema di certificazione della parità di genere
nelle imprese, che rientra nella missione 5 del Pnrr, mirata a
promuovere una maggiore presenza delle donne nel mercato del
lavoro.
All'evento è intervenuta Tiziana Pompei, vice segretaria di
Unioncamere e direttrice generale di Si.Camera, l'agenzia delle
Camere di commercio d'Italia: "Dove c'è presenza equilibrata di
uomini e donne, è ormai chiaro, le performance migliorano. Una
recente indagine su 300 imprese certificate mette in luce come
ci sia stata un'innovazione dei modelli organizzativi che ha
generato un miglioramento complessivo del benessere delle
imprese".
Sul legame tra parità e crescita è intervenuto anche Giovanni
Acampora, presidente della Camera di commercio di Frosinone e
Latina: "Nella graduatoria annuale riferita al divario di genere
del World economic forum, il Global gender gap 2023, l'Italia si
colloca al 79° posto su 146 Paesi e ha perso 13 posizioni
rispetto all'anno precedente ma l'Istituto europeo per la parità
di genere stima che una maggiore uguaglianza di genere per
l'Italia possa portare ad un incremento di circa il 12% del Pil
entro il 2050".
"Parliamo di una certificazione che mira a ridurre il divario
di genere in tutte quelle aree maggiormente a rischio sul
mercato del lavoro - ha spiegato infine Gianluca Puliga,
dirigente del Dipartimento per le pari opportunità della
presidenza del Consiglio dei ministri - si è deciso di
introdurre questo sistema su base volontaria per incentivare le
imprese ad adottare policy che riducano il divario di genere con
un rilevante sistema di agevolazioni e contributi".
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