"Come sistema delle imprese riteniamo
sia arrivato il momento di agire per passare da una situazione
che i dati fotografano come di emergenza a una di efficienza
idrica. Siamo convinti che il sistema della rappresentanza, se
coinvolto in un percorso istituzionale strutturato, possa
offrire il proprio contributo. Un ruolo centrale è svolto dagli
investimenti pubblici e privati. È fondamentale la messa a terra
degli interventi già programmati, a partire da quelli previsti
dal Piano nazionale di interventi per il settore idrico, con una
dotazione di circa 2 miliardi, più i 900 milioni previsti dal
Pnrr".
Lo ha detto Vito Grassi, vicepresidente di Confindustria e
presidente del consiglio delle rappresentanze regionali e per le
Politiche di coesione territoriale di Confindustria. Grassi ne
ha parlato in occasione della presentazione del Rapporto Sud.
"Sempre il Pnrr - ha aggiunto - dedica poi 3,95 miliardi alle
risorse idriche. Al di là delle risorse, riteniamo che vi siano
alcune direttrici su cui calibrare le azioni di policy per il
settore e che sono gli assi di intervento che stiamo
approfondendo, anche con Utilitalia". "Occorre arrivare - ha
concluso - a una gestione del servizio idrico sostenibile sotto
un triplice profilo: sociale, economico e ambientale".
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