Ormai per oltre la metà, il 56% delle
piccole e medie imprese la sostenibilità riveste un ruolo "molto
importante" in azienda, e per quasi il 90% la sostenibilità
riveste un ruolo "molto" o "abbastanza" importante in azienda,
guidando le scelte strategiche e di investimento. E per
finanziare i progetti sostenibili, la maggior parte delle pmi
guarda ancora alle banche, ma oltre la metà è aperta a nuovi
strumenti finanziari, per ora scelti dal 18% delle aziende.
Sono alcuni dei principali risultati emersi dalla ricerca
"pmi italiane, policrisi e finanza sostenibile: le opportunità
per le imprese" condotta dal Forum per la Finanza Sostenibile,
in collaborazione con Bva doxa e Finlombarda.
Oltre a benefici economici (il 44% cita la riduzione dei
costi e dei consumi grazie all'efficientamento energetico), le
pmi individuano opportunità legate soprattutto alla
competitività e alla reputazione, come la possibilità di
acquisire nuovi mercati (32%), vantaggi in termini
reputazionali (27%) e di marketing e comunicazione (26%).
Riguardo agli ostacoli derivanti da una maggiore attenzione ai
temi di sostenibilità, emergono anzitutto le difficoltà
burocratiche e il timore per costi di gestione più alti, nonché
problemi nel reperimento delle risorse economiche per
finanziare i progetti . Il 39% delle aziende (dato che sale al
49% nel settore agroalimentare) ha chiesto consulenza alla
propria banca per finanziare progetti sostenibili; ma nel 76%
dei casi le soluzioni proposte sembrano non soddisfare
completamente le aspettative. L'indagine conferma inoltre il
carattere bancocentrico del mercato italiano: 1 pmi su 2 non
conosce o conosce solo superficialmente strumenti finanziari
diversi dal credito. Per le iniziative legate alla
sostenibilità, il 47% delle pmi si autofinanzia.
" È essenziale incrementare il tasso di conoscenza delle pmi
rispetto ai criteri Esg e all'allineamento agli obiettivi
dell'Agenda 2030. Gli strumenti finanziari ci sono: attraverso
un'iniziativa di sistema a sostegno delle pmi, si possono
ottenere rilevanti risultati sul piano dello sviluppo economico
e della riduzione delle disuguaglianze", afferma Francesco
Bicciato, direttore generale del Forum per la Finanza
Sostenibile. "
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