La Confapi Napoli, presieduta da
Raffaele Marrone, insieme al gruppo giovani guidato da Claudia
Maffucci, ha deciso di promuovere un'iniziativa di solidarietà,
"per aiutare i più piccoli in difficoltà", in occasione della
Santa Pasqua. La Confederazione italiana della piccola e media
industria partenopea ha avviato, per il terzo anno consecutivo,
un'iniziativa benefica in favore della Fondazione
Santobono-Pausilipon, da sempre punto di riferimento per la
tutela della salute dei bambini.
Grazie a Confapi sarà possibile, infatti, offrire un proprio
contributo economico, o in alternativa acquistare delle uova di
cioccolata, del costo di 10 euro, il cui ricavato sarà devoluto
alla cura dei bambini. La campagna, con finalità sociali e
benefiche, è stata presentata presso la sede della Fondazione in
via Riviera di Chiaia, da Angelo Bruscino, presidente Confapi
Campania; Raffaele Marrone; presidente della sezione napoletana;
Claudia Maffucci, presidente gruppo giovani; Rodolfo Conenna,
direttore generale dell'AORN Santobono-Pausilipon, Annamaria
Ziccardi, presidente Fondazione Santobono-Pausilipon; e Flavia
Matrisciano, direttore Fondazione Santobono-Pausilipon.
"Per noi è molto importante sostenere l'operato della Fondazione
anche in occasione della Pasqua devolvendo il ricavato della
vendita delle uova a una fondazione come la Santobono-Pausilipon
che ha come obiettivo la cura dei bambini fragili. Bimbi che
rappresentano il nostro futuro e il futuro del Paese. Un piccolo
gesto per chi combatte battaglie molto grandi" hanno affermato
Raffaele Marrone e Claudia Maffucci.
"Grazie a Confapi Napoli e al gruppo giovani che hanno scelto di
essere al nostro fianco nel sostenere la ricerca in
oncoematologia. Grazie alla generosità di chi aderirà alla
campagna sociale sarà possibile contribuire nella creazione di
un'area di ricerca dove sperimentare terapie innovative, cure
che possono offrire una speranza anche a quei pazienti che non
rispondono ai farmaci convenzionali. Una Pasqua all'insegna
dell'amore e della solidarietà" è il commento di Flavia
Matrisciano e Anna Maria Ziccardi.
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