"Sono circa 40 le aziende che nel
settore tessile-abbigliamento del distretto di Martina Franca
ormai ricorrono sempre più frequentemente agli ammortizzatori
sociali. Siamo fortemente preoccupati perché secondo i dati in
nostro possesso, dall'inizio del 2024, ci sono almeno 700
lavoratori e lavoratrici costretti a subire il fermo della cassa
integrazione. Una situazione di estremo allarme che fa il paio
con un sostanziale ridimensionamento del settore tessile nella
provincia di Taranto".
L'allarme è lanciato dal segretario generale della Filctem
Cgil di Taranto, Francesco Bardinella, che ha chiesto un
incontro urgente sull'emergenza al Comitato Sepac della Regione
Puglia, a Cna, Confindustria, e al sindaco di Martina Franca.
Per conoscenza la missiva è stata inviata anche all'assessorato
allo Sviluppo Economico e alla sezione che si occupa delle aree
di crisi della Regione Puglia.
"Un dato di crisi sensibile - osserva Bardinella - se si
considera che il comparto è già stato notevolmente deprivato di
un polo di eccellenza con la definitiva chiusura del Polo
tessile di Mottola e la perdita di circa 100 dipendenti e che ha
dovuto affrontare senza non poche difficoltà anche il periodo
post-pandemico".
La richiesta di incontro urgente, conclude il sindacalista,
"serve per smuovere le acque prima che il pericolo si manifesti
in tutta la sua drammaticità economica, occupazionale e
sociale".
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