"Il tema dei chilometri di costa e
anche del coefficiente di penetrazione dei nostri porti
turistici rispetto ai chilometri di costa disponibili in Italia
ci vede sicuramente leader. Quindi è necessario che anche le
infrastrutture portuali vengano adeguate alle esigenze degli
operatori del settore". Lo ha detto Marina Stella, direttore
generale di Confindustria Nautica, a margine della presentazione
a Milano dello studio di Confindustria nautica e Deloitte 'The
state of the art of the global yachting market'. Per Stella "i
porti turistici e il turismo nautico sono un driver importante
di sviluppo strategico della nostra industria del turismo e
della nostra industria in generale del Pil del nostro Paese".
"Sicuramente nell'ambito del ddl blue economy", ovvero la legge
quadro sulla blue economy anticipata dal ministro Adolfo Urso
"abbiamo rimarcato quelli che sono i provvedimenti essenziali,
dai dragaggi, dalla possibilità di poter dragare i porti
turistici, alla possibilità di poter destinare alle strutture
portuali turistiche anche le aree dismesse dei porti
commerciali, alle necessità di porti a secco per agevolare gli
scivoli e per agevolare lo sviluppo della piccola nautica"
perché secondo la numero uno di Confindustria Nautica "è dallo
sviluppo della piccola nautica che poi si sviluppa tutto il
settore industriale. Ma anche la non applicazione della
direttiva Bolkestein per i porti turistici".
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