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>ANSA-FOCUS/ Legacoop, 'la cooperazione sia leva del progresso'

>ANSA-FOCUS/ Legacoop, 'la cooperazione sia leva del progresso'

'Vogliamo tracciare nuovi percorsi per il futuro dell'Italia'

BOLOGNA, 24 ottobre 2024, 19:17

Redazione ANSA

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(di Riccardo Rimondi) Una Biennale per candidare la cooperazione italiana "ed essere, con la sua energia, la sua storia e i suoi valori, una delle leve del cambiamento e del progresso del Paese, come abbiamo saputo fare nella nostra storia". Simone Gamberini, presidente di Legacoop, parla a Bologna, a Palazzo Re Enzo, nel Salone del Podestà che vide nel 1946 la rinascita dell'organizzazione dopo vent'anni di buio dovuto al regime fascista. L'occasione è la due giorni organizzata dalla più importante organizzazione cooperativa italiana, che riunisce quelle che una volta erano le coop rosse, per ragionare sul 'futuro plurale' come da titolo della manifestazione.
    In prima fila, ad ascoltarlo, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In sala istituzioni locali, rappresentanti sindacali e imprenditori. La Biennale è tornata a radunare i cooperatori dopo sei anni di stop dovuti al Covid. Nel frattempo il mondo è cambiato tra pandemia e guerre, mentre l'Emilia-Romagna è stata squassata dalle alluvioni che hanno ricordato come fino a non molto tempo fa questa fosse terra di bonifica: un concetto ben chiaro agli eredi di quelle cooperative di braccianti che alzarono gli argini per sottrarre terra alle paludi ed emancipare uno dei territori più poveri della penisola.
    E così gli anni delle origini tornano attuali: "Oggi, dopo due secoli, ancora una volta la nostra terra non può fare a meno di nuove e imponenti opere pubbliche per continuare a dare alla nostra gente la possibilità di continuare a vivere e lavorare", ammonisce Fabrizio Galavotti, presidente di Cab Terra, che allagò i campi della cooperativa per salvare Ravenna in occasione dell'alluvione del 16 e 17 maggio 2023. Uno dei tre cooperatori invitati a parlare all'evento inaugurale, insieme a Maurizio Faro (Geotrans) e Daniela Mori (Unicoop Firenze). Un concetto raccolto e ribadito da più parti, a partire da chi di quella decisione drastica beneficiò: il sindaco di Ravenna Michele de Pascale, oggi candidato di centrosinistra alla presidenza dell'Emilia-Romagna. "I nonni dei braccianti di oggi, il mio bisnonno era uno di quelli, gli argini li facevano con delle carriole di legno legate alla schiena, quello era il loro strumento per fare le opere. Ecco, oggi abbiamo a disposizione mezzi, strumenti, capacità tecniche, ingegneria e non abbiamo nessuna scusa per non essere all'altezza di quella storia".
    Dal palco Gamberini auspica "che si avvii la massima collaborazione tra pubblico e privato, tra mondo istituzionale e dell'impresa, per rispondere alle prime istanze e ai progetti a lungo termine di cui questo territorio ha sempre più bisogno".
    La Biennale però parla al Paese, quindi non mancano i riferimenti all'attualità nazionale a partire dalla legge di bilancio: "Nella manovra economica e nel piano strutturale di bilancio ci sembra ci sia la volontà di ragionare sul breve periodo, cercando giustamente di far recuperare una parte del potere di acquisto ai lavoratori ma non c'è una visione che pensa a come trasportare il sistema economico italiano in un'altra fase", nota Gamberini. Poi, nel pomeriggio, spazio ai rappresentanti del mondo cooperativo, della politica e dell'imprenditoria: sul palco, tra gli altri, l'ex premier Enrico Letta, (il commissario europeo Paolo Gentiloni ha mandato un videomessaggio così come il ministro delle imprese e made in Italy Adolfo Urso), la presidente della Sardegna Alessandra Todde, il vicepresidente di Confindustria Maurizio Marchesini e il segretario della Cgil Maurizio Landini.
   

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