Ex magistrati della Corte Suprema
in pensione, con alcuni filosofi e giornalisti, hanno presentato
una querela davanti allo stesso alto tribunale contro Juan
Carlos I per 5 presunti reati fiscali che erano stati archiviati
dalla Procura del Tribunale supremo, dopo che il re emerito
aveva regolarizzato la situazione tributaria con il pagamento di
678.000 euro nel dicembre 2020 e di 4,395 milioni di euro nel
febbraio 2021. Secondo l'esposto citato oggi da vari media
spagnoli, fra i quali El Pais, i denuncianti ritengono che la
formula assolutoria utilizzata per l'ex monarca non osservi i
requisiti legali per la sua applicazione.
Tra i firmatari della querela, gli ex magistrati della Corte
Suprema Clemente Auger e José Antonio Martin Pellin, gli ex
magistrati della Procura anticorruzione, Carlos Jimenez
Villarejo e José Maria Mena, il filosofo Santiago Alba e la
giornalista Pilar Del Rio, vedova dello scrittore José Saramago.
La legge spagnola vieta espressamente una regolarizzazione
fiscale se prima che avvenga l'Agenzia Tributaria abbia aperto
un'ispezione o un'indagine nei confronti del contribuente. La
difesa del re emerito ha sostenuto a suo tempo che la
regolarizzazione fosse avvenuta prima che Juan Carlos I fosse
venuto a conoscenza di un'indagine aperta dal Fisco nei suoi
confronti. Tuttavia nell'esposto i denuncianti affermano che la
Procura informò l'ex monarca dell'apertura di un procedimento
penale per la presunta evasione fiscale e segnalano che i reati
non sono ancora andati in prescrizione. Secondo i querelanti, la
regolarizzazione e liquidazione volontaria delle imposte è stata
fatta contro quanto stabilito dalla legge, poiché non è stato
rispettato "il principio di integra e spontanea
regolarizzazione".
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