"Nel 2024 sono aumentate di oltre il
23% le ore di cassa integrazione: sembra solo un numero, ma si
traduce in migliaia di famiglie in bilico. Ogni volta che ho
avuto l'occasione di parlare con i lavoratori ai cancelli delle
aziende in crisi mi hanno trasmesso le loro paure". Così su
Facebook la deputata e vicepresidente del M5S Chiara Appendino,
pubblicando una lettera che ha inviato ad Avvenire.
"Siamo in un momento storico di crisi economica e sociale, è
purtroppo sotto gli occhi di tutti - scrive -. Il lavoro manca,
i salari non crescono da 30 anni e anzi negli ultimi anni sono
stati pesantemente schiacciati dall'inflazione, le aziende
rischiano di chiudere e mettono i lavoratori in cassa
integrazione. Questi lavoratori passano improvvisamente a
prendere l'80% di un salario che spesso già quando è intero non
è faraonico, anzi. Una riduzione che in un momento simile pesa
come un macigno sulla vita di tutti i giorni. Per questo motivo
ho depositato un emendamento alla legge di Bilancio per dare ai
lavoratori già in cassa integrazione un sostegno al reddito".
"Spesso - riprende Appendino - si ritiene che chi è in Cig
abbia delle responsabilità e si pensa che sia un fenomeno
relegato al Sud Italia. La realtà è che non solo chi vive questa
realtà drammatica sulla propria pelle non ha colpe, ma spesso
finisce per essere l'unico a pagare per errori altrui o crisi
generalizzate. Per me la politica è innanzitutto scegliere da
che parte stare: io e il M5S stiamo dalla parte di chi ha
bisogno di risposte dello Stato, di chi è escluso, delle
lavoratrici e dei lavoratori che non possono essere trattati
come oggetti. Mi batterò in Parlamento con tutte le mie forze
affinché questo emendamento venga approvato. Chiedo al Governo
di non voltarsi dall'altra parte: non questa volta" conclude.
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