"Secondo il report Istat sulla
povertà 2023, quasi 5,7 milioni di individui, ovvero il 9,7% sul
totale, vivono in uno stato di povertà. Si registra anche un
aumento dei minori in stato di 'povertà assoluta' che nel 2023
sono stati 1,29 milioni, ovvero il 13,8% sul totale: si tratta
del valore più elevato dal 2014. La cosa più grave è che
iniziano a esserci lavoratori poveri: oltre 1,5 milioni,
nonostante lavorino, non arrivano alla fine del mese. Di fronte
a questa realtà il governo è inerme e peggiora questa situazione
con politiche inadeguate". Lo ha detto Francesco Boccia,
presidente dei senatori del Pd, al convegno 'L'Italia che
vogliamo. Questione sociale, questione democratica', organizzato
dal gruppo dei Dem al Senato.
"É un'emergenza vera - ha proseguito - perché poi noi
viviamo una crisi demografica senza precedenti: in 9 anni
l'Italia ha perso 2 milioni di persone. Aumentano gli anziani,
una provincia su 3 ha più pensionati che lavoratori, soprattutto
nelle aree di montagna, interne e periferiche. Servirebbero più
scuola, più sanità, più welfare. E avremmo bisogno di integrare
in 4-5 anni 2 milioni di giovani e di lavoratori stranieri
perché ce lo chiedono lo imprese. Ma siamo di fronte a un
governo per cui i migranti sono solo un nemico da abbattere. Il
governo sta privatizzando sempre più il welfare e i servizi: ha
iniziato con la sanità e ora continua con le infrastrutture
primarie. Ieri abbiamo contestato fortemente l'idea di Salvini
di privatizzare anche le ferrovie. Il governo sta facendo uno
'spezzatino' delle infrastrutture strategiche e delle proprietà
dello Stato, svendendole ai privati e consentendo una
concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi". Quindi ha
concluso: "Senza il Pnrr l'Italia sarebbe in recessione, ma il
governo non se ne accorge. Poi che faremo? Privatizzazione
selvaggia?. In questa situazione noi abbiamo una sola
alternativa: fare la sinistra moderna che non ammette
compromessi e che lavora e scommette su un'Europa che guida i
processi e non li subisce, che é una comunità su debito, difesa,
salari. Servono un'opposizione unita e un centrosinistra che
parli a futuro e non al passato".
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