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>>>ANSA/ Produzione ed energia, Confindustria sferza il governo

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>>>ANSA/ Produzione ed energia, Confindustria sferza il governo

Il governo al lavoro sul decreto contro il caro bollette

ROMA, 14 febbraio 2025, 19:49

Redazione ANSA

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Costi troppo alti dell'energia e crollo della produzione industriale vanno fermati subito, perché altrimenti si mettono a rischio "crescita e coesione sociale": il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, rilancia l'allarme e fa un appello sferzando il governo e le forze politiche ad agire.

Chiede un piano triennale per il settore insieme a misure immediate.

A partire da un intervento sul prezzo dell'energia. Che pesa tanto sulle imprese, quanto sulle famiglie. Un tema di cui il governo è consapevole e su cui sta lavorando per mettere a punto il decreto contro il caro-bollette.
    L'arrivo di un provvedimento ad hoc nelle prossime settimane è stato indicato dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, durante il question time di giovedì al Senato. In giornata è emersa l'ipotesi, come affermato dal vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che un decreto Bollette potesse andare già lunedì in Consiglio dei ministri. Ma il provvedimento sarebbe ancora in preparazione al ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica e, con ogni probabilità, dovrebbe slittare.
    Fra le misure allo studio, l'eliminazione del divario fra il prezzo del gas sul mercato europeo Ttf di Amsterdam e quello sul mercato italiano Psv, la compensazione della tassazione europea Ets sulle emissioni a carico dei produttori di energia, il potenziamento dell'energy release, che concede l'elettricità a prezzi calmierati alle imprese energivore.
    Per alleviare il peso che grava su di loro e non solo.
    D'altronde dopo due anni di fila di produzione industriale in calo, serve fare presto - incalza Orsini - che chiede "scelte rapide e nette", oltre ad un piano triennale di politica industriale, con misure "immediate". In primis, con un intervento sul meccanismo di formazione del prezzo dell'energia per disaccoppiare in bolletta gas e rinnovabili. E sul fronte degli investimenti, con la richiesta di allargare l'Ires premiale e riattivare Industria 4.0 dotando il piano di nuove risorse. Per il presidente di Confindustria, "rischiamo ormai di perdere" l'occasione dei 6,3 miliardi di incentivi a Industria 5.0, rivolti a chi investe in tecnologie innovative e riduce i consumi energetici: è una misura "troppo complicata" e su cui servono chiarimenti. Dunque, "ci aspettiamo che il governo e le forze politiche facciano proprio questo appello ad agire.
    Confindustria è pronta a fare la sua parte".
    Un appello che trova sponda. "E' molto importante", dice il leader di Azione, Carlo Calenda, che chiede alla premier Giorgia Meloni di convocare anche le opposizioni. Il governo "si svegli", afferma la senatrice del M5s, Sabrina Licheri.
    Anche i sindacati sono in pressing. "Dopo mesi di inerzia e allarmi inascoltati, il governo si accorge del caro bollette.
    Ora intervenga", dice la Cgil. Per la neo segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, ridurre le bollette "è un obiettivo giusto, doveroso, il ministro Giorgetti fa bene a metterlo al centro dell'agenda", bisogna però che si apra il confronto "su una strutturale politica dei redditi concertata" con le parti sociali.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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