Prosegue la
polemica sull'ampliamento del porto di Marina di Carrara (Massa
Carrara).
"Respingiamo fermamente ogni tentativo di delegittimazione
del nostro ruolo - sottolinea in una nota Franco Marinoni,
direttore generale di Confcommercio Toscana -: è pienamente
lecito che Confcommercio Toscana e le sue componenti
Federalberghi, Faita e Sib si preoccupino delle sorti del
turismo balneare in Toscana, come fanno Confindustria e
Confartigianato di quelle della produzione. È meno
comprensibile, invece, che chi dovrebbe perseguire interessi
generali si appiattisca su una delle due posizioni. Tra
Confcommercio Toscana e Confcommercio Massa Carrara c'è identità
di vedute. Se è intervenuta l'organizzazione regionale è perché
le ricadute dell'intervento sul porto di Marina di Carrara sono
più diffuse del solo piano provinciale". Per Marinoni "la costa
è una risorsa naturale comune e non può essere gestita con
politiche che avvantaggiano un territorio a discapito di un
altro, o una categoria economica a discapito delle altre". Per
Marinoni, "del resto, la difesa della costa non può essere un
tema circoscritto a un singolo territorio, ma riguarda
l'economia e l'ambiente di un'intera regione. Confcommercio
Toscana ha il dovere di intervenire quando sono in gioco
interessi collettivi come la tutela delle attività economiche
legate alla balneazione e al turismo, che rappresentano una
risorsa essenziale per tutta la regione".
Il presidente di Federalberghi Forte dei Marmi e
vicepresidente di Federalberghi Toscana Paolo Corchia osserva:
"che ci sia un problema di erosione non lo diciamo solo noi. La
Regione Toscana ogni anno spende milioni di euro per finanziare
i ripascimenti delle coste. Ed è la stessa commissaria del porto
a riconoscere che le integrazioni richieste dal Consiglio
Superiore dei Lavori pubblici riguardano la morfodinamica
costiera. Questo conferma che le nostre preoccupazioni non solo
sono fondate, ma che il problema non può più essere minimizzato
o ignorato". "Gli interventi sono in provincia di Massa Carrara
e i danni da erosione in provincia di Lucca e altrove. Chi dice
'riguarda solo noi' fa un ragionamento quasi predatorio -
aggiunge Corchia -. Nessun territorio può arrogarsi il diritto
di prendere decisioni che danneggiano irrimediabilmente un
altro".
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