"Nonostante le difficoltà di settori
chiave come l'automotive (-16%) e la recessione della Germania -
che rappresenta 70 miliardi del nostro export e ha registrato un
calo del -3,7% - il Made in Italy ha dimostrato una capacità di
tenuta importante chiudendo il 2024 con una lievissima
contrazione dello 0,4% rispetto all'anno precedente e
recuperando leggermente la flessione registrata nei primi undici
mesi": lo ha detto il presidente dell'Ice, Matteo Zoppas,
commentando i dati Istat di oggi sul commercio estero.
"A dicembre, infatti, l'export italiano verso l'Europa è
cresciuto del +1,4%, segno che le nostre imprese sanno
compensare anche all'interno di un contesto europeo complesso ed
in alcuni casi in frenata. Seppur l'Europa continui ad essere un
partner commerciale fondamentale, alcuni mercati extra-Ue, come
ad esempio i Paesi Asean (verso i quali cresciamo del +10%), si
dimostrano particolarmente promettenti e probabilmente in grado
di dare una spinta positiva anche nel 2025. Il Made in Italy è
forte a livello trasversale e, grazie alla performance di
comparti come chimica, alimentare e articoli sportivi, è
riuscito a compensare il rallentamento di automotive e
trasporti, che complessivamente pesano per circa 100 miliardi di
export. Senza queste criticità, avremmo già iniziato il percorso
di avvicinamento all'obiettivo fissato dal governo del
raggiungimento dei 700 miliardi di export entro la fine della
legislatura. Un target che è ancora raggiungibile continuando a
fare lavoro di squadra per sviluppare quell'infrastruttura
fertile alla crescita delle imprese e del Made in Italy nel
mondo", ha concluso.
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