I vescovi hanno ribadito
"l'importanza di proseguire nella rotta dell'ecologia integrale,
che chiede stili di vita più sobri e solidali da parte di
singoli e comunità. Al debito ecologico è strettamente collegata
la questione del debito economico dei Paesi poveri, contratto
non solo con altri Paesi benestanti, ma anche con privati: è
inaccettabile, hanno rilevato i presuli, che gli interessi siano
talmente oppressivi da costringere a rinunciare a investimenti
nella sanità, nell'istruzione e nel welfare". E' quanto si legge
nel comunicato finale del Consiglio episcopale permanente della
Cei.
In riferimento all'Anno Santo, il Consiglio permanente ha
rilanciato l'appello del Papa a promuovere iniziative concrete
per lenire le sofferenze dei detenuti, attraverso "forme di
amnistia o di condono della pena", per favorire pene alternative
e per attivare occasioni di giustizia riparativa, "che
responsabilizzano tra l'altro i colpevoli nei confronti delle
vittime innocenti".
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