"Il rafforzamento del sistema
bancario italiano e della qualità competitiva delle piccole e
medie imprese nasce dall'aver affrontato insieme le più
importanti sfide degli ultimi anni". Così Stefano Barrese,
responsabile della divisione Banca dei Territori di Intesa
Sanpaolo, in una intervista a Class Cnbc.
"Se le banche italiane oggi - aggiunge - sono ai vertici
dell'Ue per patrimonializzazione e redditività e se le imprese
italiane spiccano in Europa rispetto ad altri competitor
storicamente più forti lo si deve proprio ad aver dialogato
incessantemente nelle fasi di maggior stress. Ricordiamoci
sempre che le Pmi rappresentano metà dell'export italiano, sono
la spina dorsale del Paese, lo rappresentano direttamente quando
vanno all'estero e sono protagoniste sul mercato perché
all'interno di tutte le filiere produttive". Barrese ha poi
affrontato il tema della sostenibilità, che "caratterizza Intesa
Sanpaolo ben prima che fosse una moda. Nonostante si stia
rimettendo in discussione, soprattutto oltreoceano, il
significato economico della sostenibilità e dell'inclusione,
trovo che il nostro Paese, le nostre Pmi e la nostra banca
ritengano assolutamente strategico perseguire obiettivi Esg".
Per Barrese il tema delle persone peraltro è centrale anche
sull'impatto dell'IA. "Mentre si possono immaginare effetti di
semplificazione e di dematerializzazione dei servizi bancari per
le famiglie, purché sia voluto e desiderato dal cliente, questo
non valga per le imprese. Il dipendente bancario non può non
conoscere gli elementi immateriali dell'azienda, la sua storia,
le persone che la guidano, la qualità del management,
l'intelligenza artificiale non può sostituire il rapporto
personale tra l'imprenditore e la banca".
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