L'industria italiana, alla prese con
la debolezza ormai in corso da mesi e con la nuova incertezza
legata ai dazi, corre il rischio di una crisi strutturale. E'
l'allarme lanciato dal Centro studi di Confindustria preoccupato
per il deterioramento del clima di fiducia e per l'andamento
degli investimenti.
A febbraio, sottolinea il CsC, la produzione è calata dello
0,9%, dopo il rimbalzo a gennaio pari a +2,5%. La variazione
acquisita nel primo trimestre è positiva dello 0,4% dopo cinque
trimestri in calo. Ma l'indice Rtt (Real time turnover) indica
un calo profondo del fatturato a febbraio, il Pmi segnala ancora
flessione a marzo (46,6 da 47,4) e la fiducia peggiora.
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