Il problema dell'affrancamento
energetico dalla Russia,
"il problema in maniera strategia lo risolviamo soltanto con le
fonti rinnovabili. E le comunità energetiche potranno svolgere
un ruolo importante e in questo i piccoli comuni potranno essere
protagonisti". Lo afferma Francesco Ferrante, vicepresidente
Kyoto Club, intervenendo al webinar "Comunità energetiche:
opportunità per i borghi italiani".
Secondo Ferrante, "l'opportunità che le comunità energetiche
hanno e il bando del pnrr che ha previsto per i piccoli comuni
uno stanziamento importante, 2,2 miliardi per fare le comunità
energetiche nei piccoli comuni, abbiamo pensato che dovesse
essere un'opportunità importante per dare una chance in più ai
piccoli comuni per poter marciare in quella direzione".
"Cosa serve però? Abbiamo bisogno -spiega Ferrante - che ci
siano alcuni passi avanti: i decreti attuativi che servono a
rendere concrete le comunità energetiche ancora non ci sono; a
valle di di questo ci dovranno essere bandi semplici per i
Piccoli Comuni; non bisogna fare scontare ai Piccoli Comuni i
ritardi dello Stato; i bandi devono essere costruiti in maniera
tale che non soltanto ci sia il sostengo alla costruzione delle
comunità energetiche ma anche l'accompagnamento a quella
costruzione; abbiamo bisogno che procedano parallelamente le
semplificazioni all'autorizzazione delle rinnovabili, e infine,
siccome sono prestiti questi del Pnrr, dobbiamo sapere che ci
siano risorse a fondo perduto che abbiano attenzione all'aspetto
sociale".
Già oggi, aggiunge, "tra i comuni 100% rinnovabili, cioé quelli
che fanno tutta l'energia che consumano, quasi tutti sono
piccoli comuni, sono 38 comuni che ricorrono solo a energie
rinnovabili, quelli che producono più dell'elettricità che
consumano sono più di 2000. Ma non basta per la sfida che
abbiamo di fronte dal punto di vista della sfida climatica".
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