Federnotai esprime ''soddisfazione''
per il parere espresso dalla Procura nazionale Antimafia, che
nel decreto Crescita ha portato al ritiro dell'emendamento, col
quale si sarebbe attribuita la competenza per l'autentica degli
affitti di azienda anche a professionisti diversi dai notai,
tramite semplice scrittura privata. Secondo la Procura Nazionale
Antimafia, infatti, si legge in una nota, "soltanto il notaio,
in quanto pubblico ufficiale, può essere il garante degli atti
sottoposti al suo vaglio e alla sottoscrizione, grazie alla
funzione di doppio controllo esercitata in sede notarile. Per il
presidente del sindacato dei notai Giovanni Liotta, "il doppio
controllo esercitato dai notai su ogni atto è strettamente
necessario per la tutela delle parti, in quanto da un lato
l'affitto di una azienda consente al nuovo titolare di agire sul
mercato al pari di un soggetto che ne abbia la proprietà,
dall'altro è l'anticamera di atti futuri come la cessione.
Inoltre, come rileva correttamente la Procura Antimafia, questo
genere di operazioni può portare con sé profili di illiceità
(come l'utilizzo di capitali di provenienza illecita) che devono
puntualmente essere vagliati ex ante da un pubblico ufficiale,
quale è soltanto il notaio".
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