"Inammissibile l'avallo di un
Regolamento che possa prevedere il ricorso a consulenti esterni
a titolo gratuito", circostanza che, "come già espresso dal
presidente di Conprofessioni Gaetano Stella, riteniamo
inaccettabile" perché, come sindacato dei notai italiani,
"condividiamo certamente la battaglia per un vero equo
compenso". Ad esprimersi così il presidente di Federnotai
Giovanni Liotta, che entra nel dibattito sull'ipotesi che la
Commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario possa
dotarsi gratuitamente di collaboratori esterni, come stabiliva
il Regolamento di cui lo scorso mercoledì, dopo la denuncia
all'ANSA del senatore di FdI Andrea de Bertoldi, è slittata
l'approvazione; la prossima seduta della Bicamerale si terrà
mercoledì 4 marzo, dopo che venerdì è scaduto il termine per la
presentazione degli emendamenti per correggere il testo che
definirà l'attività dell'organismo parlamentare. "Occorre
lavorare ad una modifica e ad un ampliamento delle norme in
materia nell'interesse della corretta informazione ai cittadini
e alle imprese sul livello delle prestazioni che possono
attendersi dal professionista", recita una nota. Secondo il
vertice di Federnotai, oramai non più "può esser un 'tabù'
parlare di tariffe: sono compatibili con il diritto Ue, e la
Francia di Emmanuel Macron le ha confermate proprio in questi
giorni", sottolinea. E "anche la recente sentenza della Corte di
Giustizia europea sul caso delle tariffe tedesche per architetti
e ingegneri conferma che sono legittime e giustificate da
interessi generali", affinché "garantiscano una maggior tutela
del consumatore, che oggi ha difficoltà a comprendere il prezzo
del servizio e la qualità della prestazione", si chiude la nota
di Federnotai.
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