La procura richiede una condanna a
quattro anni di carcere per Jawad Bendaoud, il ragazzo che in
cambio di 150 euro aprì le porte del covo di Saint-Denis dove il
terrorista Abdelhamid Abaaoud si rifugiò in seguito agli
attentati parigini del 13 novembre, morto in seguito al blitz
della polizia. Pur essendo marginale rispetto al commando
dell'Isis che massacro' 130 persone, quello che si è aperto il
24 gennaio scorso a Parigi è il primo processo legato in qualche
modo a quella devastante giornata, mentre a Bruxelles si celebra
un altro processo a Salah Abdeslam. Bendaoud rischia fino a 6
anni di carcere e 90.000 euro di multa. "Sono un capro
espiatorio", si è difeso lui nei giorni scorsi. L'uomo di
trent'anni, che divenne oggetto di ironie e sfottò della Francia
intera per le sue improbabili giustificazioni dinanzi alle
telecamere di Bfm-Tv - un video diventato cult - compare in
tribunale insieme ad altri due imputati. Secondo il procuratore
di Parigi, Francois Molins, Jawad Bendaoud non poteva "non
sapere".
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