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Cremlino: 'Kiev evita una risposta sulla tregua, questo è manipolare'

Cremlino: 'Kiev evita una risposta sulla tregua, questo è manipolare'

Replica alla accuse di Zelensky sul cessate il fuoco di tre giorni proposto da Putin

MOSCA, 29 aprile 2025, 13:00

Redazione ANSA

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Dmitry Peskov - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dmitry Peskov - RIPRODUZIONE RISERVATA

       "Manipolazione è evitare di dare una risposta diretta alla proposta di tregua russa, è più di una manipolazione". Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in merito al commento fatto ieri dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha definito appunto "un nuovo tentativo di manipolazione" l'offerta di tregua di tre giorni di Vladimir Putin. Il portavoce, citato dall'agenzia Interfax, ha detto che Mosca non ha ancora ricevuto una risposta da Kiev.

 

    D'altra parte, Peskov ha commentato le parole del presidente francese Emmanuel Macron, che in un'intervista a Paris Match ha dichiarato di voler "aumentare la pressione sulla Russia" e che "le prossime due settimane saranno fondamentali per cercare di attuare il cessate il fuoco" proposto dagli Usa in Ucraina. 

 

    "Sembra che in Francia non si preoccupino di ascoltare le dichiarazioni del presidente Putin, che ha ripetutamente affermato che la Russia è pronta ad avviare il processo negoziale senza alcuna precondizione", ha detto il portavoce.  "In questo contesto, parlare della necessità di aumentare una certa pressione conferma ancora una volta che, purtroppo, le capitali europee preferiscono ancora concentrarsi sulla continuazione della guerra", ha dichiarato inoltre Peskov.

   Secondo il portavoce del Cremlino avviare colloqui diretti tra Russia e Ucraina "è di primaria importanza", mentre la questione della "legittimità" del presidente ucraino Volodymyr Zelensky sollevata da Mosca ha importanza "secondaria".

      Il Cremlino mette in dubbio la legittimità di Zelensky come presidente ucraino perché le elezioni presidenziali in Ucraina dovevano in teoria svolgersi nel 2024. Ma le elezioni sono vietate dalla legge marziale, che è stata introdotta perché l'esercito russo ha invaso l'Ucraina. "In effetti, ci sono alcune questioni legali riguardanti la legittimità" di Zelensky, "ma in questo caso, l'avvio di un processo di risoluzione pacifica è fondamentale, e avviare questo processo negoziale è di primaria importanza", ha affermato Peskov secondo Interfax. 

Tajani: 'Tre giorni non ha significato'. Meloni: 'La pace deve essere giusta e duratura'

       "Una tregua di tre giorni che poi viene violata in 200 casi non ha significato. Non può essere questa la risposta che la Russia dà alla proposta americana. La proposta americana va in tutt'altra direzione, noi la sosteniamo: dobbiamo arrivare a un cessate il fuoco perché poi Zelensky e Putin possano mettersi seduti attorno a un tavolo per raggiungere un obiettivo più ambizioso che quello della pace". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Congresso del Ppe. 

    E la premier Meloni, in un'intervista al Corriere della Sera, ha detto che nella guerra in corso il ruolo dell'Italia è "stare accanto all'Ucraina. Noi ora sosteniamo gli sforzi di Trump e siamo contenti che Zelensky si sia detto disponibile a un cessate il fuoco incondizionato, dimostrando che anche l'Ucraina vuole la pace. Ora è la Russia che deve dimostrare la stessa cosa. Perché la tregua di tre giorni annunciata da Putin è una cosa diversa, e decisamente insufficiente. E la pace dovrà essere giusta e duratura".

L'Ue: 'La Russia non deve aspettare l'8 maggio per un cessate il fuoco' 

        "La nostra posizione su questo è molto chiara. La Russia potrebbe fermare le uccisioni e i bombardamenti in qualsiasi momento. Quindi non c'è assolutamente bisogno di aspettare fino all'8 maggio. Potrebbero farlo, proprio ora, oggi stesso".

    Lo ha detto la portavoce della Commissione europea Anitta Hipper interpellata nel corso del briefing quotidiano con la stampa sul nuovo cessate il fuoco di tre giorni annunciato dal presidente russo Vladimir Putin a partire dalla notte tra il 7 e l'8 maggio e se la Commissione europea lo prenda sul serio.   

    "Da parte nostra, continuiamo a sostenere l'Ucraina, per una pace lunga, giusta e completa", ha aggiunto. 

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