La presidente Claudia Sheinbaum ha riferito che, nei primi 100 giorni dell'attuale amministrazione statunitense, il Messico ha accolto 38.750 persone deportate dalla nazione vicina, di cui 33.311 messicani e 5.446 stranieri.
"Non abbiamo firmato un accordo di 'Paese terzo sicuro'", ha chiarito il capo dello Stato, sottolineando però che esiste un dialogo costante tra i due governi. Sottolineando la vocazione umanitaria del Messico, Sheinbaum ha spiegato che arrivano sempre meno persone di altre nazionalità, poiché il governo degli Stati Uniti ha stabilito accordi che gli permettono di inviare voli direttamente verso i Paesi di origine dei migranti.
Agli stranieri che arrivano in Messico, nel frattempo, vengono offerte alcune opzioni. Tra queste, il rientro volontario nelle loro nazioni, se lo desiderano. "Li accompagnamo — ha detto la presidente — nella maggior parte dei casi su voli commerciali, ma in alcuni casi anche utilizzando aerei della nostra aeronautica militare".
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