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Da 35 giorni senz'acqua e luce l'ambasciata argentina a Caracas

Da 35 giorni senz'acqua e luce l'ambasciata argentina a Caracas

Appello per un lasciapassare degli oppositori rinchiusi da marzo

CARACAS, 28 dicembre 2024, 18:34

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Magalli Meda, uno dei cinque dirigenti del partito oppositore Vente Venezuela che sono rifugiati da marzo nell'ambasciata argentina di Caracas, ha denunciato sul suo account di X di essere senza elettricità da "35 giorni".
    "È una violazione dei nostri diritti umani", ha detto Meda, braccio destro della leader dell'opposizione María Corina Machado, aggiungendo che "i nostri lasciapassare sono un diritto".
    Sino a una settimana fa i rifugiati in ambasciata erano sei, ma uno di loro, Fernando Martínez Mottola, si è consegnato alle autorità venezuelane, ottenendo in cambio la libertà provvisoria.
    I rifugiati denunciano un "assedio" poliziesco contro l'ambasciata argentina circondata da uomini armati che, da più di un mese, hanno interrotto anche l'approvvigionamento idrico.
    Il ministro dell'Interno, della Giustizia e della Pace del Venezuela, Diosdado Cabello, ha negato l'esistenza di qualsiasi assedio, sostenendo che il taglio dei servizi pubblici (luce ed acqua) è dovuto al mancato pagamento delle bollette da parte dell'Argentina.
   

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