L'ex presidente del
Brasile, Jair Bolsonaro, ha denunciato un "regime autoritario"
che fabbrica "vaghe accuse" per perseguitare gli oppositori,
dopo essere stato incriminato come presunto leader di un
tentativo di colpo di Stato nel 2022.
"Ogni regime autoritario, nella sua sete di potere, ha
bisogno di creare nemici interni per giustificare persecuzioni,
censura e arresti arbitrari", ha scritto Bolsonaro sul social X,
nella sua prima reazione dopo la denuncia della Procura
generale.
"Il copione è ben noto: fabbricano accuse vaghe, affermano di
essere preoccupati per la democrazia o la sovranità e
perseguitano gli oppositori, mettono a tacere le voci
dissenzienti", ha aggiunto l'ex leader di destra, che è stato in
carica dal 2019 al 2022. "Accade così in Venezuela, dove (Hugo)
Chávez e (Nicolás) Maduro hanno accusato i membri
dell'opposizione di essere golpisti. È così in Nicaragua, Cuba e
Bolivia", ha concluso.
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