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Bolsonaro, 'vogliono che io sia condannato'

Bolsonaro, 'vogliono che io sia condannato'

L'ex presidente a Rio attacca i giudici della Corte suprema

RIO DE JANEIRO, 16 marzo 2025, 17:07

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Vogliono che io sia condannato" ha esordito alla manifestazione da lui convocata sulla spiaggia di Copacapana, a Rio de Janeiro, l'ex presidente Jair Bolsonaro, riferendosi ai giudici della Corte suprema verde-oro (Stf). "Io sarò un problema per loro, arrestato o morto", ha aggiunto.
    Prima di lui, sul palco, è intervenuto il pastore evangelico di estrema destra, Silas Malafaia, che ha assicurato che "(il giudice della Corte suprema Alexandre de) Moraes è un criminale e un dittatore" mentre Flávio Bolsonaro, uno dei figli dell'ex presidente, ha promesso di "sconfiggere l''alessandrismo'", termine da lui coniato sempre per attaccare Moraes.
    "Mai avrei potuto immaginare un giorno nella mia vita che avremmo avuto rifugiati brasiliani in tutto il mondo" ha aggiunto durante la manifestazione conclusasi poco fa riferendosi ai suoi sostenitori che hanno chiesto asilo in altri paesi dopo l'assalto al palazzo presidenziale, il Parlamento e la Corte suprema verde-oro nella capitale Brasilia, l'8 gennaio del 2023. "Sono innocenti e non hanno commesso alcun atto di malvagità" ha assicurato, chiedendo a gran voce l'amnistia per tutti.
    Erano molto meno del milione i supporter che Bolsonaro sperava di portare a Copacabana oggi - ad occhio qualche migliaio - ma molto rumorosi, con cori pro Bolsonaro, "ritorna mito" e contro l'attuale presidente, "Lula, il tuo posto è in prigione".
    Quella di oggi è la prima di una lunga serie di manifestazioni di Bolsonaro che si terranno in tutto il Brasile, a San Paolo è prevista il prossimo 6 aprile, dopo il 25 marzo quando già si saprà se la Corte suprema lo avrà imputato in sede penale per aver presumibilmente ordito un tentativo di colpo di stato oltre due anni fa.
   

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