In occasione del
ventennale dalla morte del giornalista e scrittore italiano
translingue Carlo Coccioli, avvenuta nel 2003 a Città del
Messico, l'Istituto italiano di cultura nella capitale messicana
e l'università Unam hanno organizzato il primo convegno
internazionale dedicato alla sua peculiare figura.
L'iniziativa, riferisce un comunicato, è a cura dello
studioso e scrittore Alessandro Raveggi e realizzato grazie al
contributo dell'Istituto Italiano di Cultura di Città del
Messico e di partner come la Catedra Extraordinaria Italo
Calvino della Unam e Amit (Asociación México Italianistas).
'Carlo Coccioli. L'anima, i corpi, l'opera', si terrà il 30
agosto presso la Facultad de Filosofía y Letras, della Unam e il
giorno successivo all'Istituto Italiano, alla presenza di
importanti scrittori e critici italiani come Walter Siti,
Massimo Fusillo, Raoul Bruni, Alessandro Raveggi, e con
interventi di studiosi messicani o residenti in Messico e
all'estero.
Gli interventi "percorreranno la vasta opera romanzesca e
saggistica di un autore ancora tutto da riscoprire, tra
riflessioni più squisitamente filologiche e più ampie
ricognizioni del rapporto di Coccioli con la cultura queer, fino
all'inevitabile legame con la cultura messicana".
Il 31 agosto il convegno si concluderà con un incontro
pubblico con lo scrittore Walter Siti, una delle voci più
importanti della letteratura italiana contemporanea.
Nato a Livorno nel 1920, vissuto in Africa durante
l'adolescenza, partigiano, omosessuale e animalista, Carlo
Coccioli è stato un caso fuori dal comune nel panorama della
letteratura italiana e non solo, degno quindi di uno sguardo che
ne indaghi i molteplici aspetti letterari, culturali,
antropologici.
Si partirà dal rapporto con la letteratura italiana del
Dopoguerra, in particolare con il suo mentore Curzio Malaparte,
al sodalizio con quella francese che lo vide, scrivendo
direttamente in francese, per anni tra i protagonisti
riconosciuti della Parigi letteraria degli anni 50 e 60 del
Novecento, pubblicato da Flammarion, Plon, La Table Ronde, e
stimato da Gabriel Marcel, Jean Cocteau e Julien Green.
Si giungerà quindi agli oltre 50 anni di vita e attività
intellettuale a Città del Messico ed in America Latina, dove fu
reporter ed editorialista in spagnolo di quotidiani di grande
prestigio, e frequentò i maggiori scrittori, intellettuali e
artisti messicani e latinoamericani.
Tra i suoi libri, premiati e finalisti in premi quali il
Campiello e lo Strega, pubblicati e tradotti in molteplici
lingue, si ricordano Il cielo e la terra, Fabrizio Lupo, Davide,
L'erede di Montezuma, Requiem per un cane, Piccolo karma, usciti
per Vallecchi, Marsilio, Rusconi, Oscar Mondadori, e
ripubblicati recentemente dalle edizioni Piccolo Karma e
Edizioni Lindau.
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