Una testimonianza di com'era la
Sardegna e com'erano i suoi abitanti nel 1927. Questo sono gli
scatti del fotografo tedesco August Sander che compongono la
mostra "Sander Sardinia 1927" che sarà ospitata dall'Istituto
Italiano di Cultura di Strasburgo dal 9 novembre 2023 al 7
febbraio 2024. La mostra fotografica itinerante è curata da
Florent To Lay nell'ambito di un progetto che vede riuniti gli
Istituti Italiani di Cultura di Amburgo, Colonia, Montreal e
Strasburgo.
Nel 1927, quando il fotografo tedesco August Sander si reca
in Sardegna insieme allo scrittore Ludwig Mathar, l'isola al
centro del Mediterraneo è un mondo a parte, una terra fuori dal
tempo e dalla storia, ma anche un luogo all'alba di importanti
cambiamenti. Il fotografo ci rimarrà tre mesi scattando circa
500 fotografie.
L'artista, nato a Herdorf il 17 novembre del 1876 e morto a
Colonia il 20 aprile 1964, si pone di fronte alla Sardegna con
l'attitudine del fotografo documentarista e riesce a
trasformare la sua testimonianza in un racconto fuori dal tempo,
conferendo al progetto, rimasto misteriosamente inedito durante
la sua vita, una straordinaria modernità. Gli scatti di Sander
raccontano la storia di uomini e paesaggi. Seguendo l'obiettivo
di Sander (e i suoi passi), veniamo invitati a non soffermarci
davanti ai singoli scatti, ma a immergerci oltre ed esplorare
anche il fuori campo.
In occasione della mostra, Florent To Lay ha realizzato un
catalogo in quattro lingue (italiano-inglese-francese-tedesco),
con i 22 scatti dell'artista, un'intervista a Oliviero Toscani
ed estratti dai testi di Sander, Ludvig Mathar ed Elio
Vittorini.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA