Nell'ambito della rassegna 'In
scena a Palazzo', l'Istituto Italiano di Cultura di Madrid
propone il prossimo 23 aprile alle 20:00 il concerto 'Canto
Proibito' del quintetto Ada Montellanico in collaborazione con
Giovanni Falzone. E' un moderno omaggio alla musica barocca e
al compositore Alessandro Scarlatti, in occasione del 300°
anniversario della sua morte nel 2025, segnala l'IIC di Madrid
in un comunicato.
"Canto Proibito" è l'ultimo lavoro di Ada Montellanico, una
delle artiste più iconiche del jazz italiano, instancabile
ricercatrice di progetti audaci incentrati su una concezione
sonora di gruppo sempre fortemente innovativa e che sceglie
repertori di grande interesse musicale e socioculturale.
Nei suoi ultimi progetti artistici ha cercato di mettere in
risalto l'espressività femminile, come nell'album "Suono di
donna" (2012), in cui ha rivolto la sua attenzione ad artiste
che nel corso della storia si sono dedicate alla composizione,
alla direzione e agli arrangiamenti, ruoli storicamente inusuali
per le donne.
Con una forte predilezione per la narrazione e per il mondo
della canzone, sempre rielaborata in chiave jazz, Montellanico
si concentra in questa occasione sul periodo tardo-barocco, un
secolo costellato di grandi cambiamenti, tra cui la Rivoluzione
scientifica, la nascita di una nuova classe sociale e l'apertura
del primo teatro pubblico. Che, tuttavia, incontrarono
l'opposizione delle forze conservatrici, soprattutto a Roma,
dove prevalse il proibizionismo da parte delle autorità
ecclesiastiche. Gli spettacoli furono vietati, alle donne fu
proibito di esibirsi in pubblico sul palcoscenico e i loro ruoli
furono sostituiti da castrati. Nonostante tutto, la musica
continuò ad avere accesso nei palazzi dei nobili aristocratici e
fiorirono pagine di scrittura, cariche di sensualità e ricche di
qualità e vigore.
Da qui il nome "Canto Proibito" che si propone di narrare un
secolo impetuoso attraverso le opere di alcuni tra i compositori
più rappresentativi dell'epoca: Alessandro Scarlatti, Georg
Friedrich Handel, Antonio Caldara, Antonio Cesti, Giacomo
Carissimi, Francesco Cavalli e Barbara Strozzi, rara
compositrice di quel tempo.
Per l'ambizioso e complesso progetto, Montellanico ha scelto
ancora una volta di affidare gli arrangiamenti a Giovanni
Falzone, uno degli artisti più innovativi del panorama attuale,
al quale è legata da un forte cameratismo nato più di dieci anni
fa, dagli album "Suono di donna" (2012) e dal fortunato "Abbey's
road" (2017). Falzone sarà alla tromba, accompagnato da Filippo
Vignato al trombone, Giulio Scianatico al contrabbasso ed
Ermanno Baron alla batteria.
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