Una conferenza su cibo e scrittura
analizzando i protagonisti del genere crime e poliziesco a
tavola, dai commissari Bramard e Arcadipane fino a Montalbano.
Ad organizzare l'incontro "Anche i commissari mangiano", con
l'autore italiano Davide Longo, è l'istituto italiano di cultura
di Montreal. Il 24 aprile Longo, scrittore, sceneggiatore,
regista di documentari, autore di testi teatrali e radiofonici,
racconterà come il genere crime è passato da figure di
investigatori ligi e morigerati, al limite del monachesimo, a
quelle di inquirenti sregolati e inappetenti, che devolvono ai
superalcolici gran parte del fabbisogno nutritivo. Infine si è
arrivati a poliziotti e detective ben più esigenti e competenti
in termini di cucina, che con piacere attribuiscono
all'alimentazione il compito di sanare piccole e grandi ferite
emotive. Dunque un filo unisce il cibo, il corpo
dell'investigatore e quello del reato, perché in un genere che
ha a che fare con la violenza, il male e la morte, è quasi
necessario aggrapparsi a qualcosa di vitale e primitivo come lo
stare a tavola, il territorio che l'ha prodotto, la tradizione e
il linguaggio che lo esprimono.
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