E' stato l'Ambasciatore d'Italia in
Iran, Giuseppe Perrone, ad aprire e a moderare a Teheran il
convegno di studi dedicato a Pier Paolo Pasolini. Il seminario
"A 100 anni dalla nascita. Pasolini e l'Iran", incentrato sulla
rappresentazione pasoliniana dell'Iran e il contributo degli
studi iraniani su Pasolini, si inserisce nella ricca rassegna di
eventi dedicata dell'Ambasciata al rapporto dell'intellettuale
italiano con l'Iran. Numerosi i partecipanti alla giornata tra
cui studiosi, professori, traduttori e studenti delle facoltà di
italianistica dell'Università degli Studi di Teheran e
dell'Università Libera Islamica "Azad" di Teheran, nonché gli
alunni del liceo della Scuola italiana "Pietro della Valle".
Le radici dell'attaccamento personale sviluppato da Pasolini
verso l'Iran, poi sfociato nel 1972 nel viaggio in Iran per le
riprese del film ispirato alla celebre fiaba mediorientale ''Il
fiore delle Mille e una notte" sono state esaminate da Roberto
Villa, autore delle foto di scena del film e Roberto Chiesi,
responsabile del Centro Studi-Archivio Pier Paolo Pasolini della
Cineteca di Bologna. Poi gli studiosi, Giacomo Longhi e Alireza
Niazzadehnajafi e Iman Basiri hanno esaminato la ricezione
dell'opera di Pasolini in Iran attraverso la ricognizione delle
traduzioni delle sue opere in farsi e la diffusione della sua
filmografia.
La giornata si è conclusa con la proiezione del video "La
verità sta nei sogni" sul cinema di poesia di Pasolini,
realizzato dagli studenti della Scuola "Pietro della Valle", e
le letture in italiano di Babak Karimi da "Il discorso dei
capelli lunghi" e di Shabnam Nadimi dalle "Lettere luterane".
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