Evidenziando il "ruolo di primo
piano" dell'Italia nella ricerca ambientale e nello sviluppo di
strategie sostenibili a lungo termine per migliorare la qualità
della vita nelle città africane, ricercatori italiani del Cnr,
dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) e dell'Arpa della
Regione Liguria hanno partecipato a un seminario online dal
titolo "Air Quality Data Analytics and Machine Learning" dove
hanno presentato studi sull'analisi dell'inquinamento
atmosferico. E' quanto emerge da un comunicato dell'ambasciata
d'Italia a Dakar.
"L'inquinamento atmosferico rappresenta una delle principali
sfide per le città africane, dove la rapida urbanizzazione, la
crescita demografica e l'industrializzazione concorrono a
determinare condizioni critiche per la qualità dell'aria",
premette la nota.
Il seminario è stato organizzato dall'African Society for Air
Quality (Asaq), "per discutere le potenzialità offerte dalle
tecnologie di intelligenza artificiale nel monitoraggio della
qualità dell'aria".
Su invito dell'Addetto Scientifico dell'Ambasciata di Dakar,
Eugenio Cavallo, hanno partecipato all'evento ricercatori
dell'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima (Isac) e
dell'Istituto sull'Inquinamento Atmosferico (IIA), entrambi
afferenti al Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr); dell'Iss
e dell'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente (Arpa) ligure. "I
ricercatori italiani hanno presentato i risultati dei loro
studi, illustrando esperienze e soluzioni innovative per
l'analisi dell'inquinamento atmosferico", informa la nota della
sede diplomatica italiana in Senegal. "Attraverso l'utilizzo di
algoritmi di Data Analytics e Machine Learning, hanno mostrato
come sia possibile integrare e analizzare grandi quantità di
dati ambientali, raccolti sia da sensori terrestri che tramite
osservazioni satellitari.
Le principali fonti di inquinamento includono il traffico
veicolare, la combustione di biomassa per uso domestico, le
emissioni industriali e la polvere desertica", premette la nota
aggiungendo che "le conseguenze di questo fenomeno sono gravi,
con un impatto significativo sulla salute pubblica,
sull'ambiente e sulla qualità della vita urbana".
"La significativa partecipazione della comunità scientifica
italiana a questo evento sottolinea il ruolo di primo piano che
il nostro Paese riveste nella ricerca e nell'innovazione
applicata al monitoraggio ambientale. L'adozione di tecnologie
emergenti non solo offre soluzioni concrete per migliorare la
qualità dell'aria nelle città africane, ma contribuisce anche
allo sviluppo di strategie sostenibili a lungo termine,
necessarie per affrontare le sfide globali legate
all'inquinamento atmosferico e al miglioramento della qualità
della vita", conclude il comunicato.
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