Dopo il successo dello scorso anno
all' 'Adi Design Museum' di Milano, la mostra "The New Poetic
Activism - Il design italiano alla ricerca degli oggetti
inevitabili" sbarca per la prima volta all'estero, ad Algeri,
dove resterà aperta fino al 27 marzo, con aperture serali dopo
l'iftar del Ramadan.
All'inaugurazione della mostra, che si è svolta ieri sera
presso il Palais de la Culture Moufdi Zakaria della capitale
algerina, hanno preso parte l'ambasciatore italiano in Algeria,
Alberto Cutillo; il direttore dell'Ufficio Ice di Algeri,
Maurizio Motta; la direttrice dell'Istituto Italiano di Cultura,
Antonia Grande; il designer Mario Trimarchi, curatore
dell'iniziativa; e il direttore del museo Adi Design, Andrea
Cancellato. Presenti anche numerosi esponenti del mondo
culturale algerino.
"Questa mostra riunisce le opere di 17 designer italiani
sotto il titolo 'The New Poetic Activism - Il design italiano
alla ricerca degli oggetti inevitabili'", ha dichiarato
l'ambasciatore italiano in Algeria, Alberto Cutillo, nel suo
discorso di apertura.
"Dopo l'esposizione dello scorso anno all'Adi Design Museo di
Milano, sono molto felice di accogliere 'The New Poetic
Activism' per la prima volta all'estero, qui in Algeria, a
conferma di un periodo di intensa cooperazione tra Italia e
Algeria", ha aggiunto.
Per il diplomatico italiano, i due Paesi "sono stati in grado
di costruire legami solidi e duraturi in un'ampia gamma di
settori fin dall'indipendenza dell'Algeria", ma negli ultimi
anni queste relazioni "hanno ricevuto un impulso ancora
maggiore, come testimoniano le numerose visite ufficiali che
hanno avuto luogo".
"Questa mostra è il frutto di un impegno da parte del Sistema
Paese, cioè di tutti gli attori che compongono il sistema Italia
in Algeria, dell'ambasciata, dell'Agenzia italiana per il
commercio estero, dell'Istituto italiano di cultura e della
scuola Roma, che stanno lavorando insieme ai partner algerini
per continuare a migliorare le relazioni tra i nostri due Paesi,
tra i nostri due popoli uniti da un mare comune e da un passato
comune", ha aggiunto.
The new poetic activism, ha spiegato il capo della missione
diplomatica, "è una mostra che mira a incoraggiare le persone a
pensare a modi di vivere migliori che valorizzino la differenza
e che possano migliorare le condizioni di accesso al benessere
mentale in casa e nella vita".
"La mostra mira a raccontare la storica collaborazione tra
creatività e industria che caratterizza il Made In Italy,
attraverso le testimonianze di 17 designer italiani che, spesso
indipendenti da logiche commerciali, esplorano nuove poetiche
espressive", ha detto ancora.
In un mondo in cui la sovrapproduzione è una preoccupazione
importante, spiega l'ambasciatore Cutillo, "la mostra ci invita
a riflettere su oggetti che non simboleggiano il consumismo, ma
che dovrebbero invece essere fonte di calma e serenità nella
vita quotidiana".
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