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Iila, un volume celebra l'Italia nei teatri d'America Latina

Iila, un volume celebra l'Italia nei teatri d'America Latina

Identificate 100 strutture teatrali in 65 città di nove nazioni

ROMA, 24 febbraio 2025, 16:51

Redazione ANSA

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(di Maurizio Salvi) La partecipazione italiana, per lo più sconosciuta, nella realizzazione di molte decine di strutture teatrali in tutta America Latina, fra gli inizi del 19/o e la metà del 20/o secolo, è stata messa in luce oggi durante la presentazione a Roma del volume 'Vissi d'arte - Italia en los teatros de América Latina (Edizioni Efesto), a cui sono intervenuti Antonella Cavallari, segretario generale dell'Organizzazione internazionale italo-latinoamericana (Iila), Luigi Maria Vignali, direttore generale per gli Italiani all'estero e le Politiche migratorie del ministero degli Esteri e Maria Margarita Segarra Lagunes, curatrice dell'iniziativa.
    Lanciato alcuni anni fa, il progetto di ricerca e codificazione dei teatri nati nel territorio latinoamericano con il contributo di architetti, ingegneri, imprese, artisti e artigiani italiani, ha portato ad un censimento iniziale e alla realizzazione di una prima mostra, tenutasi fra l'ottobre e il novembre 2023 nell'Accademia nazionale di San Luca della capitale, e a una sua versione virtuale visibile sul sito www.italiateatrilatinoamerica.it.
    Si è trattato di un viaggio nello spazio e nel tempo che ha riguardato 65 città di nove paesi del subcontinente americano, dove sono state localizzate ben 100 strutture teatrali che hanno visto la luce grazie al contributo del 'savoir faire' italiano.
    E si è avuta così la prova dell'intervento di numerosissimi architetti e ingegneri italiani, fra cui Adamo Boari, Roberto Gottardi, Vittorio Garatti, Juan Bautista Arnaldi e Vittorio Meano Nella sua introduzione, Cavallari ha ricordato che il progetto "è nato dalla constatazione, maturata nei miei numerosi viaggi, che in ogni paese dell'America Latina, c'erano vari teatri italiani. Da qui l'idea di realizzare un censimento dell'esistente che portasse ad una mostra capace di far constatare a tutti il grande, enome. contributo dell'emigrazione italiana in America Latina".
    Un contributo, ha aggiunto, "non solo architettonico per i bellissimi edifici realizzati, ma anche di cultura, di pensiero, perché i teatri non sono un luogo qualsiasi, ma sono anche un centro dove si forma e matura un processo culturale".
    Dopo la tappa romana, la mostra è stata presentata anche nel Museo Nacional de Arquitectura del Palacio de Bellas Arte di Città del Messico, dove è stata vista da 43.000 visitatori, e poi nell'ambasciata d'Italia a Brasilia e nel Teatro Municipal di Rio de Janeiro. "Ma noi speriamo - ha concluso il segretario dell'Iila - che essa possa continuare presto a viaggiare in altri paesi latinoamericani'.
    Sul lavoro fatto e sulle prospettive future in questo settore, l'ambasciatore Vignali ha detto all'ANSA che 'Vissi d'Arte prova l'esistenza in America Latina di moltissimi teatri nati con il contributo italiano. Luoghi di cultura italiana e latinoamericana, luoghi di aggregazione, luoghi che rappresentano al meglio - ha sottolineato - l'ideale di bellezza e di voglia culturale che c'è dall'Italia e che l'Italia ha portato in America Latina".
    Questo progetto, ha aggiunto, "ne ha ispirato un altro, e quindi la Direzione generale per la Diplomazia culturale della Farnesina realizzerà una iniziativa (Italy Builds Abroad) dedicata a tutti gli architetti italiani attivi nel mondo, e quindi non solo in America Latina, riguardante non meno di 1.700 lavori di progettualità italiana realizzati nei cinque continenti'.
   

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