E' stato inaugurato ieri a Vilnius
il ciclo di proiezioni "I maestri della commedia all'italiana",
dedicato al cinema comico-satirico di matrice neorealista nato
all'inizio degli anni '60 e progressivamente affermatosi come
una delle principali direzioni della cinematografia italiana
durante il suo boom economico.
All'inaugurazione della rassegna, realizzata su iniziativa
dell'ambasciata d'Italia e dell'Istituto italiano di cultura di
Vilnius, ha partecipato il curatore, Enrico Vanzina, che ha
presentato la commedia all'italiana e le ragioni che hanno
portato alla scelta dei sei titoli proposti al pubblico lituano.
"Abbiamo deciso di mostrare delle pellicole che raccontano le
trasformazioni dell'Italia dalla fine della Seconda Guerra
Mondiale, quando la commedia all'italiana è nata, fino
all'ultima fase della sua parabola all'inizio degli anni 2000",
ha detto Vanzina commentando i film in programma, tra cui
spiccano "I tartassati" di Stano, "Il sorpasso" di Dino RIsi,
"C'eravano tanto amati" di Ettore Scola e "Il Pranzo della
domenica" di Carlo Vanzina.
"La commedia è un genere che parla dei drammi della vita
proponendo delle tecniche di sopravvivenza e rompendo la
normalità attraverso una risata - ha detto ancora Vanzina -. Ma
si tratta di un genere che, per crescere e fiorire, necessita di
un contesto privo di contrapposizioni dogmatiche. Esattamente il
contrario di quello di fronte a cui ci troviamo oggi".
Parlando della crisi del cinema, Vanzina ha sottolineato come
le nuove tecnologie e le nuove forme di comunicazione abbiano di
fatto reso il cinema come una scelta solamente marginale per il
pubblico più giovane.
"Mancano registi giovani che, creando narrazioni su se
stessi, riescano a parlare al pubblico della loro generazione.
Mancano dei nuovi Verdone e Moretti", ha aggiunto il regista,
ribadendo l'importanza di un'educazione alla complessità cui il
cinema può contribuire.
La rassegna si concluderà il prossimo 2 maggio.
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