/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Pinelli: 'Il Csm aveva perso un orientamento'. Il Pd insorge

Pinelli: 'Il Csm aveva perso un orientamento'. Il Pd insorge

Disappunto del Colle poi la precisazione del vicepresidente

ROMA, 18 gennaio 2024, 21:35

Redazione ANSA

ANSACheck

Fabio Pinelli, vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura © ANSA/FABIO FRUSTACI

Fabio Pinelli, vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura © ANSA/FABIO FRUSTACI
Fabio Pinelli, vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura © ANSA/FABIO FRUSTACI

"Nell'ultima parte della scorsa consiliatura, il Csm aveva perso l'orientamento " e c'era stato "un deragliamento dalla funzione sua propria" assegnatagli dalla Costituzione: lo ha sottolineato il vicepresidente del Csm, l'avvocato Fabio Pinelli, in conferenza stampa - indetta per la prima presentazione della Relazione annuale sull'attività dell'organo di autogoverno dei giudici - con riferimento al periodo dello scandalo Palamara, quando ci furono le dimissioni di 5 consiglieri. Indignata la reazione del Pd che ritiene che le affermazioni di Pinelli gettino discredito su Palazzo dei Marescialli. Nel periodo al quale ha fatto riferimento Pinelli, il vicepresidente era il 'dem' David Ermini. Silenzio dal Colle dove l'uscita del vicepresidente non può che essere stata accolta con una certa sorpresa e disappunto. Ma ufficialmente si registra solo riserbo, ancor più dopo la successiva precisazione di Pinelli: "non ho mai affermato che il Consiglio abbia in passato tradito il proprio mandato costituzionale, cosa che peraltro sarebbe stata impedita dall'intervento del presidente della Repubblica. Riferendomi alla passata consiliatura ho dato atto delle difficoltà da cui è stata travagliata, provocate da tentativi di interferenze esterne nel funzionamento dell'organo, che hanno condotto alle dimissioni di cinque consiglieri in carica".

Il Colle non commenta ma un passaggio di un discorso fatto oggi dal capo dello Stato a chi ha funzioni pubbliche può essere letto anche in chiave Giustizia: serve "il dovere di imparzialità, la tutela del rispetto della legge, la cura del solo interesse generale della Repubblica e della sua società, la fedeltà ai valori della nostra grande tradizione umanistica e giuridica, che al centro pone la dignità della persona e i diritti del cittadino", ha spiegato dal Colle Mattarella. Ad avviso di Pinelli, che ha detto - rispondendo a chi gli faceva notare di essersi presentato "in solitudine" all'incontro con i giornalisti - di essere stato delegato dai consiglieri del Csm a partecipare da solo alla conferenza stampa in quanto le commissioni erano impegnate con i loro lavori, il Csm non deve svolgere funzioni da "terza Camera" ma tenersi nel suo ambito di "amministrazione della giurisdizione " e su questa impostazione, di funzioni di "alta amministrazione", "c'è una condivisione da parte di tutti i consiglieri". A riprova di questo nuovo spirito di condivisione, Pinelli ha sottolineato che "il 70% delle nomine dei magistrati sono decise all'unanimità" e che in dodici mesi di attività "si è ridotto del 25% il complessivo numero delle pendenze". "Per noi è importante che al di là di fisiologiche differenze di vedute" date dal fatto che c' è una componente laica e una togata, oltre a un diverso orientamento culturale dei magistrati "che è una ricchezza", l'obiettivo "della coesione dell'organo di autogoverno credo possa dirsi raggiunta", ha rilevato inoltre Pinelli che è stato nominato in questo ruolo il 25 gennaio 2023.

Pinelli ha poi spiegato che di questa reimpostazione del lavoro del Csm - che ha portato ad una accelerazione nello smaltimento delle pratiche di magistrati e uffici giudiziari - "il presidente della Repubblica è evidentemente a conoscenza passo passo dell'attività del Csm e dell'impostazione che viene data dal vicepresidente". "Non c'è nulla assolutamente da rimproverare al Presidente della Repubblica" ha poi aggiunto Pinelli rispondendo alle domande di alcuni giornalisti che hanno rilevato che parlare di "deragliamento del Csm" significava fare riferimento alla presidenza di questa istituzione durante il primo settennato di Mattarella.

"Abbiamo ascoltato stupefatti le parole pronunciate dall'avv. Pinelli nella sua irrituale conferenza stampa. Dal vice presidente del Csm ci si aspetterebbe maggior equilibrio. Inaccettabili le critiche e le accuse rivolte a chi ha operato prima di lui in un momento storico difficilissimo, con grande senso di responsabilità. L'avv. Pinelli ricopre un ruolo di grande rilevanza, gettare discredito sull'istituzione che rappresenta denota solo una grave mancanza di sensibilità istituzionale", ha affermato in una nota il Pd. Mentre l'ex ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha parlato di "un altro strappo istituzionale. Mancanza di riguardo per chi in base alla Costituzione presiede quel consesso. Mancanza di stile in generale".

Critica anche la maggioranza dei consiglieri togati del Csm (Area, Unicost e Md) ed anche il consigliere di Magistratura indipendente Dario Scaletta, in una nota non firmata dagli altri esponenti di Magistratura Indipendente, dall'indipendente Andrea Mirenda e dai laici. "Non sappiamo su quali basi fattuali e giuridiche - osservano - il vice presidente fondi le sue discutibili affermazioni. È certo che noi non le condividiamo minimamente, né in relazione alla lettura del ruolo costituzionale del Csm che esse sottendono, né in relazione al giudizio sull'operato dello scorso Consiglio, che ha dovuto affrontare gravi e delicate vicende". 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza