Il 12 aprile la Lega compie 40 anni una ricorrenza segnata, in questi mesi, anche dalle critiche alla leadership di Matteo Salvini. A pochi giorni da questo compleanno a Busto Arsizio, in provincia di Varese, è stato presentato il libro del giornalista Marco Linari, 'Il volo padano', una conversazione con Francesco Speroni, alla presenza dell'ex ministro del primo governo Berlusconi e di alcuni esponenti del partito come il governatore lombardo Attilio Fontana, il capogruppo al Senato Massimiliano Romeo, l'europarlamentare Isabella Tovaglieri, l'ex esponente del partito Marco Reguzzoni, genero di Speroni.
All'evento era stato invitato anche il ministro Giancarlo Giorgetti che non ha però partecipato e non si è visto nemmeno Umberto Bossi, che l'autore sperava potesse arrivare.
I ricordi di quella giornata del 1984 li ha raccontati però Franca Bellorini, la notaia che nel 1984 siglò lo statuto della nascente Lega. "Mi hanno chiesto di costituire un'associazione di tipo culturale, conoscevo Giuseppe Leoni, me lo chiese lui - ha ricordato parlando con la stampa a margine della presentazione del libro -. Quel giorno abbiamo scherzato con Manuela Marrone, la moglie di Umberto Bossi, anche lei come me, nata a Varese ma di origine siciliana. Abbiamo detto 'due donne siciliane che costituiscono la Lega'".
Molti ricordi di quella giornata, come è normale che sia, oggi sfuggono, del resto era un lavoro di routine, ma "forse allora si pensava che potessero essere dei sognatori invece sono stati lungimiranti - ha osservato -, questo sicuramente. I fatti gli hanno dato ragione".
"Nello statuto c'era già l'autonomia amministrativa e culturale", infatti come si legge nell'atto, "scopo della Lega è il raggiungimento dell'autonomia amministrativa e culturale della Lombardia, ciò realizza le aspirazioni delle popolazioni locali a un'autogoverno che tenga conto della necessità di uno sviluppo sociale legato alle caratteristiche etniche e storiche del popolo lombardo".
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