La Festa liturgica della Sindone a
Torino, di cui non è prevista un'esposizione, "avviene nell'anno
giubilare che ha per oggetto l'anno la speranza". Ad
annunciarlo, è stato l'arcivescovo di Torino e custode della
Sindone, cardinale Roberto Repole, per la presentazione delle
iniziative organizzate dal 28 aprile al 5 maggio, in una
conferenza stampa al Polo teologico della Diocesi, in
collegamento con la Sala stampa vaticana.
"Da una parte - ha riflettuto il cardinale - il volto e il
corpo impresso nel Telo sindonico è il volto e il corpo di uno
sconfitto dalla storia. Ci ricorda che è una vicenda di donne e
uomini che percepiscono la vita da sconfitti. In ogni caso, che
lo vogliamo o no, siamo tutti sconfitti dalla morte. Abbiamo
fatto tanti progressi, ma rimaniamo degli uomini normali.
Dall'altra parte quel telo - ha evidenziato il cardinale - è un
invito a vivere la vita con speranza, perché direi che è anche
il calco della Resurrezione, di qualcuno che non c'è più. È un
orizzonte di speranza quel Telo che ci lascia Gesù, perché ci
dice che ci sarà un giudizio sulla storia, di cui molti uomini e
donne hanno bisogno".
L'iniziativa, denominata "Avvolti", viene proposta dalla
Chiesa di Torino con una tenda in piazza Castello, e sarà libera
e gratuita, ma è indispensabile prenotarsi sul sito
www.avvolti.org. I visitatori potranno compiere un'esperienza
digitale innovativa: un tavolo delle stesse dimensioni della
Sindone riproduce l'immagine virtuale del Telo e offre la
possibilità di esplorare i dettagli dell'immagine.
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