"Gli avvenimenti della 'Benedicta'
suonano monito del valore della libertà conquistata e delle
responsabilità di ogni cittadino nel preservarla". Lo afferma il
presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio
inviato al sindaco del Comune di Bosio, Domenico Merlo, e al
presidente dell'Associazione Memoria della Benedicta, Daniele
Borioli, in occasione dell'81° anniversario dell'eccidio della
'Benedicta'. Una strage la cui memoria, sottolinea, "appartiene
alla storia della Liberazione italiana e della Repubblica".
"Il cammino dell'Italia verso la libertà e il ritorno
all'indipendenza e alla democrazia fu lungo e sofferto, costò
sangue innocente e immensi sacrifici - rimarca Mattarella -. Da
profonde lacerazioni il popolo italiano seppe riscattarsi
costruendo unità e futuro, aprendo, con la Costituzione, una
strada di sviluppo, diritti e pace".
Il capo dello Stato ricorda che "la Guardia Nazionale della
Repubblica di Salò fu responsabile dell'eccidio, e a quelle
vittime si aggiunsero, in quei giorni dell'aprile 1944, gli
altri partigiani appartenenti a una formazione garibaldina e a
un gruppo autonomo, uccisi o deportati nei lager tedeschi".
"La disumanità dei nazifascisti, che già avvertivano
l'avvicinarsi della sconfitta finale - aggiunge Mattarella -,
rese ancora più crudele la stagione che intercorse fra il '44 e
il '45, con rappresaglie nei confronti della popolazione".
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