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Addio a Papa Francesco, è morto di ictus. 'Offro la mia sofferenza per la pace'

Addio a Papa Francesco, è morto di ictus. 'Offro la mia sofferenza per la pace'

Alle ore 7:35 il decesso. La salma è stata portata nella cappella di Casa Santa Marta per la constatazione della morte, da mercoledì nella basilica di San Pietro. Sabato forse i funerali. I fedeli: 'Con noi fino alla fine'

21 aprile 2025, 22:08

Redazione ANSA

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Addio a Papa Francesco - RIPRODUZIONE RISERVATA

Addio a Papa Francesco - RIPRODUZIONE RISERVATA

Addio a Papa Francesco. Il Pontefice è morto alle 7.35. Alle 9.47 l'annuncio del cardinale camerlengo Kevin Farrell nella Cappella di Casa Santa Marta, dal camerlengo, il cardinale Kevin Farrell, con il

Il Papa è morto di ictus cerebri, coma e collasso cardiocircolatorio irreversibile, si legge nel certificato medico.

I funerali del Papa, secondo le norme dell'Universi Dominici Gregis, si dovrebbero tenere tra il quarto e il sesto giorno dalla morte, quindi tra venerdì 25 aprile e domenica 27 aprile. La decisione sulla data dovrebbe essere presa nella prima Congregazione dei cardinali. E' probabile dunque che le esequie si terranno sabato 26 aprile. Il conclave si terrà tra il quindicesimo e il ventesimo giorno dalla morte di Francesco, e quindi, in questo caso, tra il 6 e il 10 maggio. Tuttavia, se tutti i cardinali elettori si trovano a Roma, l'inizio del Conclave può anche essere anche anticipato. 

La denuncia di morte di papa Francesco

Oggi i sigilli agli appartamenti del Papa: non solo quello al secondo piano di Casa Santa Marta ma anche quello al terzo piano del Palazzo apostolico, anche se Papa Francesco praticamente non l'ha mai usato, se non per gli Angelus della domenica. 

Video Papa Francesco è morto, l'annuncio del card. Farrell

 

Bergoglio, argentino di Buenos Aires, aveva 88 anni ed era stato eletto Papa, dopo la rinuncia al Pontificato di Benedetto XVI, dodici anni fa, il 13 marzo del 2013. A marzo il peggioramento delle sue condizioni di salute per una polmonite bilaterale e i 38 giorni di ricovero al Policlinico Gemelli, che si erano conclusi domenica 23 marzo. Per la ripresa graduale dell'attività fino a domenica, il giorno di Pasqua, quando Francesco ha fatto il giro di Piazza San Pietro in Papamobile per l'ultimo bagno di folla, ha presenziato alla benedizione urbi et orbi e ha anche incontrato per un breve saluto il vicepresidente degli Stati Uniti Vance.

 

 

Incredulità e dolore tra i fedeli in piazza San Pietro, dove Bergoglio solo domenica mattina aveva salutato la folla di pellegrini. 'È un momento doloroso e di grande sofferenza per tutta la Chiesa. Affidiamo all'abbraccio del Signore il nostro amato Papa Francesco, nella certezza, come lui stesso ci ha insegnato, che 'tutto si rivela nella misericordia; tutto si risolve nell'amore misericordioso del Padre'. Chiedo a tutte le Chiese in Italia che siano suonate le campane delle chiese in segno di lutto e che siano favoriti momenti di preghiera personale e comunitaria, in comunione tra di noi e con la Chiesa universale', ha detto il presidente della Cei Zuppi. 

Il rosario a piazza San Pietro
Il cardinale Mauro Gambetti, aprendo il rosario a Piazza San Pietro per Papa Francesco, ha ricordato che il Pontefice diceva sempre "non dimenticatevi di pregare per me". La preghiera è "per accompagnarlo nella sua Pasqua" perché "la morte non è una porta che si chiude ma l'ingresso nella Gerusalemme celeste". Gambetti invita a ringraziare Dio per "i doni che ha fatto alla Chiesa con il ministero apostolico di Papa Francesco, pellegrino di speranza che non delude". 

 

 

Il Papa traslato nella Cappella, aperta a visite collaboratori

Si è concluso il rito della constatazione della morte di Papa Francesco nella cappella di Santa Marta. Oltre alla lettura del certificato di morte e all'atto convalidato dal card. Kevin Farrell, camerlengo, si sono svolte le preghiere previste dall'Ordo funerario. Il Papa è stato deposto nella bara. Il rito è durato circa un'ora. Da quel momento in poi la Cappella che si trova al piano terra della Domus è stata aperta ai collaboratori del Pontefice che vogliono sostare in preghiera davanti la salma. Lo riferisce la sala stampa vaticana.

Il documento

 

Cosa succede ora

 

 

 

 

Martedì la prima Congregazione dei cardinali

Si terrà martedì 22 la prima Congregazione dei cardinali. Lo riferisce la sala stampa vaticana. Si tratta delle riunioni dei cardinali che precedono il conclave. "In periodo di sede vacante - recita la Universi Dominici Gregis il documento di riferimento alla morte dei Pontefici -, si avranno due specie di Congregazioni dei Cardinali: una generale, cioè dell'intero Collegio, fino all'inizio della elezione e l'altra particolare.

Alle Congregazioni generali devono partecipare tutti i Cardinali non legittimamente impediti, non appena sono informati della vacanza della Sede Apostolica. Tuttavia ai Cardinali, che a norma del n. 33 di questa Costituzione non godono del diritto di eleggere il Pontefice, è concessa la facoltà di astenersi, se lo preferiscono, dalla partecipazione a tali Congregazioni generali".

Mattarella: 'Avverto un grave vuoto, il Papa era un riferimento'. Il cordoglio della politica

 

Il cordoglio del mondo

Nella parrocchia di Gaza tutti sono riuniti in preghiera per Papa Francesco. E' stato esposto un suo ritratto nella chiesa. Da stamane è in corso una preghiera spontanea con alle 17 un momento con tutta la comunità. "Lo ringraziamo e preghiamo per lui che ha tanto amato la nostra chiesa di Gaza e ha lavorato tanto per la giustizia e la pace", dice il parroco, l'argentino padre Gabriel Romanelli che in questi anni di conflitto ha avuto un rapporto telefonico quotidiano con il Pontefice che non si è completamente interrotto neanche nei giorni del ricovero.

Le volontà del Papa

 

Le parole del Papa

 

 

I dodici anni di pontificato

Era arrivato dodici anni fa, il 13 marzo del 2013, e il mondo lo ha conosciuto per quel semplice "buonasera". Era il suo primo saluto rivolto al mondo intero e già quella semplicità disarmante preannunciava una ventata di nuovo, rivoluzionaria. Jorge Mario Bergoglio ha preso in mano la Chiesa da quello stesso giorno e l'ha condotta per sentieri coraggiosi, aprendo le porte a "tutti, tutti, tutti", e non preoccupandosi di quell'ala dei cattolici che sono sempre restii alle novità. Lo ha fatto dopo lo choc delle dimissioni di Benedetto XVI ma lui ha saputo voltare pagina in un modo che era difficile anche da immaginare.

Era nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, figlio di migranti piemontesi: suo padre Mario era ragioniere, impiegato nelle ferrovie, mentre sua madre, Regina Sivori, si occupava della casa e dell'educazione dei cinque figli. Diplomatosi come tecnico chimico, sceglie poi la strada del sacerdozio entrando nel seminario; nel 1958 passa al noviziato della Compagnia di Gesù. Da qui una lunga vita al servizio della Chiesa fino a diventare cardinale arcivescovo della sua Baires e dal 2013 il 266esimo Pontefice della Chiesa cattolica.

L'apertura ai divorziati, agli omosessuali, la valorizzazione delle donne fino a dare loro il posto che da secoli era riservato solo ai cardinali. E poi quella Chiesa "in uscita", verso i più fragili, dai migranti, la sua prima preoccupazione, ai poveri. E' pensando proprio ai poveri che sceglie un nome che mai nessun Pontefice della storia aveva osato scegliere: Francesco, come il poverello d'Assisi, anche lui un rivoluzionario dei suoi tempi. 

Video La vita e il pontificato di Papa Francesco

 

La morte di Papa Francesco - I VIDEO

 

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