L'esperienza missionaria in Africa, l'evangelizzazione e l'impegno nelle organizzazioni solidali sono la cifra del cardinale Juan José Omella Omella, arcivescovo metropolita di Barcellona.
Nato a Cretas, nell’arcidiocesi di Zaragoza, nel 1946, ha un profilo che molti leggono nel solco del papato di Francesco e il suo nome, infatti, circola tra i suoi possibili successori. Tra i porporati è tra coloro che bazzicano i social: ha un profilo X con oltre 10mila follower dove pubblica contenuti religiosi.
Omella studia al seminario di Saragozza e nei centri di formazione dei padri bianchi a Lovanio e Gerusalemme, ma frequenta anche la facoltà teologica dell'università cattolica di Lovanio. Nel 1970 diventa presbitero e, dopo varie tappe intermedie, a partire dal 1990 svolge per sette anni l'ufficio di vicario episcopale di una zona nell'arcidiocesi di Saragozza. Missionario in Africa per un anno (nello Zaire), nel 1996 è nominato vescovo titolare di Sasabe con l'incarico di ausiliare di Saragozza. Il grande impegno sul fronte della solidarietà lo fa scegliere come consigliere nazionale di Manos unidas (1999-2015), l’organizzazione caritativa della chiesa cattolica in Spagna per la lotta contro la fame.
Del 2011 è la lettera pastorale “Seminatori della parola, missionari di speranza”, ispirata ai cinquant’anni dell’invio dei primi sacerdoti diocesani in Burundi e dedicata al tema dell'evangelizzazione. Nel 2013 viene eletto priore onorario di nostra signora di Valvanera per il suo ruolo nel pellegrinaggio della vergine, organizzato dai diversi municipi di La Rioja. Nel 2014 diventa membro della congregazione per i vescovi, poi viene promosso arcivescovo. Nominato cardinale da Papa Francesco nel 2017, dal 2020 è presidente della conferenza episcopale spagnola.
Nel 2023 Bergoglio, nel rinnovare il consiglio di cardinali in scadenza, lo inserisce al suo interno. Attualmente è membro anche del dicastero dei vescovi.
La sua vocazione emerge compiutamente anche in una delle ultime iniziative illustrate nella sala stampa vaticana mentre Francesco era ancora in vita: quando, a febbraio, viene presentata la "Nave scuola della pace" (che fino al prossimo autunno solcherà il mar Meriterraneo con a bordo circa 200 ragazzi) Omella è accanto a Jean-Marc Aveline - altro cardinale papabile. Entrambi sono coinvolti nell'iniziativa, fortemente voluta da Bergoglio, che punta a rendere i giovani "messaggeri" di una nuova convivenza e comunione fra i popoli.
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