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A 80 anni dalla Liberazione una mostra all'Archivio centrale

A 80 anni dalla Liberazione una mostra all'Archivio centrale

Per promuovere nei giovani la conoscenza delle vite dei partigiani

ROMA, 15 aprile 2025, 18:27

Redazione ANSA

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A 80 anni dalla Liberazione mostra all 'Archivio centrale - RIPRODUZIONE RISERVATA

A 80 anni dalla Liberazione mostra all 'Archivio centrale - RIPRODUZIONE RISERVATA

   Ad ottanta anni dal 25 aprile 1945, l'Archivio Centrale dello Stato celebra la Liberazione del nostro Paese dal nazifascismo con una mostra documentaria che si inaugurerà il 15 aprile 2025 e che sarà visitabile fino al 2 giugno 2025, Festa della Repubblica, allestita nei rinnovati spazi dell'Aula Magna.

    La mostra vuole promuovere la conoscenza, in particolare nei più giovani, delle biografie di partigiani e resistenti, noti e meno noti, che contribuirono con le proprie idee e con la propria lotta, e spesso con la propria vita, alla guerra di Liberazione e, attraverso le vicende dei singoli, dei momenti salienti del movimento partigiano dall'armistizio dell'8 settembre 1943 alla Liberazione del Paese.

    Vite partigiane particolarmente emblematiche, accomunate da un solo grido ideale: "Italia nostra, l'Italia e libertà", come recita un canto ritrovato nelle carte di Leone Cattani conservate in Istituto, da cui è stato derivato il titolo della mostra.

    Insieme ai preziosi documenti, sono esposti cimeli storici provenienti altresì dal Museo storico della Liberazione e due ritratti di partigiani, opere di Georges de Canino (dalla collezione d'arte contemporanea dell'Istituto).

    Le testimonianze documentarie dei percorsi e delle scelte dei protagonisti, e al contempo del contesto storico in cui essi si mossero, provengono in particolare dal fondo RICOMPART, l'Ufficio per il riconoscimento delle qualifiche ai partigiani del ministero della difesa: un enorme archivio, versato all'Archivio Centrale dello Stato a partire dal 2009, consistente in uno schedario di oltre 700.000 schede nominative digitalizzate e consultabili da remoto e circa 400.000 fascicoli di carteggi prodotti dalle Commissioni locali che si occuparono dei riconoscimenti partigiani, sui quali l'Archivio Centrale dello Stato da tempo sta lavorando per consentirne la più adeguata consultazione.

    La mostra inoltre espone ulteriore ed essenziale documentazione che testimonia la nascita del Comitato di Liberazione Nazionale, la lotta delle prime bande partigiane, la reazione fascista nei territori della RSI, gli eccidi nazisti e il ruolo degli Alleati per la liberazione del Paese. A restituire quegli eventi sono gli archivi di grandi personalità quali Ferruccio Parri, Ugo La Malfa, Sergio Fenoaltea, Leone Cattani, Vittorio Foa, Pietro Nenni, Vittorio Emanuele Orlando e Alessandro Casati, oltre che i fascicoli dell'archivio del Comitato Centrale di Liberazione Nazionale (1944-1946), della Pubblica sicurezza del Ministero dell'Interno e degli archivi fascisti del periodo repubblichino.

    La mostra è realizzata in collaborazione con il Museo storico della Liberazione di Roma e con l'ISBREC - Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'età contemporanea.

    Ingresso libero e gratuito, durante i seguenti orari di apertura: Martedì e giovedì: 10.00-12.00 e 15.30-17.00 Mercoledì: 15.30-17.00 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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