Un doppio trasferimento, l'addio
all'Atletico in estate, poi a gennaio quello al Milan per volare
in Turchia. Alvaro Morata racconta la sua avventura in un nuovo
campionato e dice di aver trovato la cornice ideale per
continuare la sua carriera. "Sono andato al Milan per il signor
Fonseca, che ha dimostrato di amarmi molto - dice lo spagnolo in
una lunga intervista al quotidiano Marca -, ma dopo pochi mesi,
un progetto che sembra una cosa diventa un'altra per il calcio
stesso. Alla fine non ero così a mio agio perché ero andato lì
per stare con Fonseca". Dal rossonero al giallorosso del
Galatasaray dove Morata, che ha ritrovato anche la serenità
familiare, spiega di aver sentito subito un grande feeling. "
Vogliamo la quinta stella sulla maglia, il che significherebbe
che il Galatasaray vincerà il campionato turco, numero 25 -
dice, soddisfatto anche dell'accoglienza calorosa al suo arrivo
a Istanbul, dispiaciuto di non aver potuto giocare per un
piccolo infortunio il derby contro il Fenerbahçe di Mourinho -.
Sono molto felice. Sto vivendo un'esperienza che a priori
potrebbe essere diversa, ma ho trovato un Paese meraviglioso,
una società incredibile e delle persone estremamente piacevoli.
Amo la vita che ho qui e sono molto felice di essere venuto".
Quanto ai due trasferimenti tra il mercato estivo e quello
invernale, Morata sottolinea che sono le "circostanze del
calcio. Alla fine ognuno deve pensare alle proprie cose. È
facile dare un parere, ma se tutto va bene la prossima stagione
giocherò la Champions League e per me è una cosa importante.
Volevo continuare a competere ai massimi livelli europei, cosa
che non è facile. Quello che voglio è essere felice, godermi gli
ultimi anni della mia carriera ed essere al meglio in campo. Ho
trovato un posto dove mi trattano in modo speciale, con tanto
affetto, tanto amore. E voglio stare con la mia famiglia tutta
la vita".
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